Editoriali
Elezioni Usa il prezzo per l’Europa: alla Corte Suprema la decisione su Trump
In queste ore si decide in America il destino dell’Europa perché tocca alla Corte Suprema americana decidere se Donald Trump può o non può candidarsi alle elezioni di novembre. E le conseguenze che per noi seguiranno. I sondaggi sembrano concordi: se eleggibile, è quasi certo che Trump sarà eletto. E se sarà eletto, dal gennaio 2025 cambierà il presente e il futuro dell’Europa. Anzi qualcosa sta già cambiando per affrontare ciò ci accadrà se Trump realizzerà il programma che ripete ogni giorno: gli Stati Uniti, con Trump alla guida, abbandoneranno l’Europa al suo destino dopo due guerre mondiali, perché “non un solo dollaro o un solo soldato americano saranno spesi in sua difesa”.
Trump ha anche assicurato che gli Usa usciranno dalla Nato, imporranno all’Ucraina di cedere a Putin ciò che Putin vuole, tra cui il riconoscimento della “buffer zone”, la zona cuscinetto che comprende tutto ciò era interno ai confini dell’Impero russo o dell’Unione Sovietica. Un’aerea che comprende la Polonia e le Repubbliche baltiche. A noi europei Trump ha anche annunciato che chiederà il rimborso dei miliardi spesi dall’America in armi e munizioni perché gli Usa saranno una tigre armata ma pacifica che difenderà soltanto i suoi interessi, secondo il principio di “America First”. Mentre scriviamo, la Corte Suprema ha iniziato la procedura, mentre in strada rumoreggiano manifestanti pro e contro Trump inalberando cartelli su cui è scritto “Trump è un traditore” e “Non deve passarla liscia con l’accusa di insurrezione”; mentre i trumpiani gridano “Innocente, finché non è provato colpevole”.
Il caso è stato sollevato dalla Corte suprema del Colorado che ha vietato a Trump di partecipare alle primarie repubblicane in quello Stato, appellandosi a una legge costituzionale successiva alla Guerra Civile con cui si vieta l’accesso ai pubblici uffici a chiunque avesse tradito l’Unione con gli insorti confederati sudisti. Trump è accusato dello stesso reato, insurrezione contro o Stato, per aver incoraggiato e promosso l’assalto dei suoi sostenitori che il 6 gennaio del 2020 devastarono Capitol Hill, sede del Congresso, con morti e feriti.
Dopo il Colorado, tocca alla Suprema Corte dell’Unione decidere se Trump è colpevole di ribellione e quindi se può accedere ai pubblici uffici candidandosi alla Presidenza. In queste ore televisioni, siti e giornali americani discutono su cavilli giuridici (se, per esempio, un Presidente sia o non sia un pubblico ufficiale) che rendano applicabile a Trump la legge che quasi certamente porterebbe alla conferma di Joe Biden. Quanto a noi europei, è bene che ci rendiamo conto che dal verdetto dipenderà il nuovo costo della nostra spesa militare e il certificato di credibilità di fronte malintenzionati.
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