Non sarà più necessario l’obbligo della prescrizione medica per dispensare anche alle minorenni l’ulipistral acetato (EllaOne), il farmaco utilizzato per la contraccezione di emergenza fino a cinque giorni dopo il rapporto sessuale.

Lo ha stabilito l’Agenzia italiana del farmaco con una Determina dello scorso 8 ottobre. “Si tratta di uno strumento altamente efficace per la contraccezione d’emergenza per le giovani che abbiano avuto un rapporto non protetto, entro i cinque giorni dal rapporto – afferma il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini – ed è anche, a mio avviso, uno strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze. Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente”.

Al momento dell’acquisto in farmacia, spiega Magrini, il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo che ha lo scopo di promuovere una contraccezione consapevole ed efficace ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza. In questa ottica, Aifa svilupperà presto un sito ad hoc, con informazioni e indicazioni approfondite sulla contraccezione, di cui la pillola rappresenta una possibile opzione, consentendo a tutte le donne di programmare una gravidanza.

“Ricordo infine – sottolinea il direttore generale di Aifa – che il farmaco è dal 2017 nella lista dei farmaci essenziali dell’Organizzazione mondiale della sanità per questa indicazione, come parte dei programmi di accesso ai farmaci contraccettivi, e che le gravidanze nelle teenager sono un importante indicatore di sviluppo di una società, che va tenuto ai minimi livelli”.

La maggior parte delle gravidanze adolescenziali, infatti, non sono pianificate e molte terminano con un aborto. Il parto nelle adolescenti, per contro, si accompagna spesso a difficoltà della giovane madre di accedere ai servizi materno-infantili e a problematiche sul piano interpersonale e psicologico: hanno meno probabilità di portare a termine gli studi e di conseguenza una minore possibilità di occupazione, maggiori probabilità di crescere i propri figli da sole e in povertà.

La gravidanza adolescenziale, inoltre, è associata a un più elevato rischio di morbosità/mortalità perinatale, sottolinea l’Aifa, che parla della propria decisione di abolire la ricetta per la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo come di “una svolta per la tutela della salute fisica e psicologica delle adolescenti”.

Secondo la relazione al Parlamento fatta a giugno dal ministro della Salute, Roberto Speranza, su dati del 2018, “l’aumento dell’uso della contraccezione d’emergenza – levonorgestrel (Norlevo), la ‘pillola del giorno dopo’, e ulipistral acetato (EllaOne), la ‘pillola dei 5 giorni dopo’ – ha inciso positivamente sulla riduzione delle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), che è in continua e progressiva diminuzione dal 1983”.

Eliminare l’obbligo di ricetta per la contraccezione di emergenza per le minorenni intende favorire, dunque, secondo l’Aifa, “il raggiungimento dell’ambiziosa meta della riduzione del tasso di concepimento sotto i 18 anni”. Una decisione destinata a sollevare polemiche, come le recenti linee guida sull’aborto del ministero che ha abolito il ricovero obbligatorio, contestate non solo dai movimenti Pro vita, ma anche da alcune Regioni, come il Piemonte, che ha stabilito il divieto di aborto farmacologico nei consultori e che il ricovero vada valutato dal medico e dalla direzione sanitaria.

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