“E adesso non ti fidare di lui”. Glielo ripetono sei volte, dovesse sentire male. Quel lui è Matteo Renzi visto ancora come un corpo estraneo dai militanti dem, tanti accorsi a Procida nella giornata di ieri dove Elly Schlein ha partecipato alla Festa dell’Unità dopo una giornata di alta tensione nell’alleanza di centrosinistra intorno alle Regionali in Liguria.

La segretaria dem si ferma a parlare con la gente “Abbiamo rialzato la testa è importante dopo la sconfitta”, racconta alle tante donne che la fermano. È quello il genere del suo pubblico più affezionato, che ha iniziato ad ascoltare in tutta Italia allontanandosi dai banchi del Parlamento, perché quando raccoglie le domande negli incontri nei piccoli comuni, e si accorge della maggioranza maschile in politica, sprona sempre il sesso femminile a partecipare. Ed è sempre un successo tra la sua gente, come gli ricordano nei video che circolano sul web negli incontri in strada vis-a-vis: “Grazie per il messaggio che stai dando”, si sente dire poco dopo le battutine su Renzi, in una giornata in cui anche Giuseppe Conte aveva confermato il suo ‘no’ all’ingresso di Italia Viva e del suo presidente in questa coalizione alternativa al governo Meloni.

All’avvertimento sul leader di Italia Viva Schlein se la ride. Annuisce, sembra quasi dire ‘Non vi preoccupate’. “Ci sono indubbie differenze altrimenti saremmo nello stesso partito”, precisa in serata a ‘In onda’, su La7, “Ma non credo che siano differenze che non si possano comporre”. Una prima, intanto, è sull’appoggio di Italia viva alla giunta di centrodestra a Genova. “Non si può stare con i piedi in due scarpe”, commentando il fatto che Italia viva è all’opposizione in Regione e alleato del centrodestra nel capoluogo. Precisa che sono in corso discussioni: “Dobbiamo fare presto. Siamo al lavoro per costruire una coalizione competitiva ma non la caliamo dall’alto. Non la risolviamo chiudendoci in stanza finché non ci stiamo simpatici a vicenda”.

Redazione

Autore