L'attivista napoletano citato nel discorso della nuova segretaria Pd
Elly Schlein omaggia Antonio Prisco, simbolo dei rider: “Scriveremo le nuove tutele del lavoro digitale”

Antonio Prisco è morto a fine aprile 2021, improvvisamente. Era stato trovato senza vita nella casa dove viveva, a Napoli. La sua scomparsa aveva sconvolto chi lo conosceva e chi l’aveva seguito, per una ragione o per un’altra, nelle sue battaglie in difesa dei rider. Elly Schlein appena ufficializzati i risultati delle primarie del Partito Democratico, ha dedicato la vittoria anche a lui. “Anche stavolta non ci hanno visti arrivare”, ha detto Schlein nella notte. A sorpresa la deputata ed ex vice presidente dell’Emilia Romagna sarà la nuova segretaria del partito di centrosinistra.
Ha tenuto un discorso di circa un quarto d’ora in cui ha ribadito la sua linea anche tramite omaggi e citazioni a persone comuni e personalità politiche. “Saremo quel partito che non si dà pace finché non avremo posto un limite alla precarietà o un limite ai contratti a tempo determinato, finché non avremo abolito gli stage gratuiti, lottato per portare a casa il salario minimo. E lo dico già da ora, l’ho detto in queste settimane, ci rivolgeremo a tutte le altre opposizioni per fare questa battaglia insieme, per dire che sotto una certa soglia non è lavoro: è sfruttamento”, aveva detto Schlein.
Discorso ricco di ringraziamenti e di omaggi. A Daniele Nucera, prima di tutti, “scrutatore che purtroppo oggi si è spento durante il nostro grande esercizio di democrazia”. Al segretario uscente Enrico Letta. Al rivale Stefano Bonaccini. A Gianni Cuperlo e Paola De Micheli, gli altri due candidati nei circoli. A Marielle Franco, politica e attivista uccisa in Brasile. A Curzio Maltese, giornalista ed ex parlamentare europeo. Ad Alberto Brasca, ex vicesindaco di Firenze e storico dirigente del pugilato italiano appena scomparso. All’attivista pugliese Gian Claudio Pinto. Ad Antonio Megalizzi, ucciso negli attentati di Strasburgo. E ad Antonio Prisco.
Prisco che aveva 38 anni, napoletano, responsabile riders per la Nidil Cgil di Napoli e lui stesso rider. Aveva portato in Tribunale Deliveroo per l’utilizzo dell’algoritmo “Frank”, giudicato discriminatorio da una sentenza del Tribunale di Bologna: algoritmo che declassava i lavoratori che per motivi personali e per lo sciopero non si rendevano continuativamente disponibili al lavoro. Si era impegnato per la realizzazione della Casa dei rider nella Galleria Principe nella sede della bicycle house.
Prisco venne trovato senza vita nel suo appartamento. All’improvviso, una scomparsa che aveva scosso un ambiente e una città. Spontaneamente, una volta presa a circolare la notizia, una carovana di rider si era recata nei pressi della sua abitazione. Schlein ha ricordato l’attivista napoletano come “uno di coloro che hanno contribuito a organizzare la protesta, il primo sciopero dei Rider in questo paese. Siamo qui anche per scrivere le nuove tutele del lavoro digitale. È una responsabilità grande che spetta alla nostra generazione”.
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