Elon Musk vuole sempre più entrare nei meandri della politica. Non per forza una discesa in campo personale, ma il miliardario vuole influenzare comunque politici e non. A partire dalla campagna presidenziale negli Stati Uniti del prossimo novembre. Musk ha appoggiato apertamente Donald Trump nella corsa contro Kamala Harris e ora ha compiuto un’altra mossa che lo avvicina alla sfera repubblicana americana.
Elon Musk scende in politica? Assume il consulente repubblicano Chris Young
Musk ha infatti assunto il consulente politico repubblicano Chris Young, un funzionario politico di PhRMA, un’associazione di categoria dell’industria farmaceutica. Un retroscena riportato dal New York Times e che racconta di una strategia precisa da parte del fondatore di Tesla e proprietario di X. Niente più mosse azzardate o dettate dall’emotività, o almeno così sembra. Con la consulenza di Young, Musk vuole avvicinarsi ancora di più alla politica e al mondo politico di Washington, in cui oggi ha ancora scarsa influenza nonostante le donazioni e a parte per il rapporto con l’ex speaker della Camera Kevin McCarthy, non a caso anch’esso vicino professionalmente a Young. Musk vuole fare le cose per bene, seguendo una linea precisa. I consiglieri come Young sono figure presenti in Usa, spesso assunti dai donatori e dalle famiglie influenti nel paese che forniscono contributi politici a lungo termine. Young sarà “gli occhi e le orecchie” di Musk per quanto riguarda il Super PAC (un’organizzazione che raccoglie proprio finanziamenti privati) America PAC che il miliardario ha lanciato nei mesi scorsi e su cui sta incontrando alcune difficoltà.