Manfredi corre ai ripari: "Autovelox e strisce visibili"
Elvira travolta e uccisa, proteste a Napoli: “Mia figlia doveva andare in bagno e ha chiesto un passaggio a quel pazzo”

Una cinquantina di persone hanno manifestato in mattinata a Napoli per chiedere giustizia e maggiore sicurezza per le strade della città dopo la terribile morte di Elvira Zriba, la cameriera di 34 anni travolta e uccisa da una moto, che viaggiava a velocità sostenuta e su una ruota, la notte del 29 agosto scorso mentre era vicino ai cassonetti per gettare i rifiuti.
I manifestanti hanno bloccato per circa 30 minuti via Caracciolo, sul lungomare della città, all’altezza del luogo dove la giovane ha perso la vita, investita da una moto alla cui guida c’era un 30enne di Frattamaggiore (Napoli) che non ha mai conseguito la patente. L’iniziativa, organizzata dal consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli, ha visto la partecipazione anche dei familiari di Elvira e del fratello di quest’ultima, Mustapha, investito e ucciso a 36 anni nel dicembre del 2021 sempre nella città di Napoli mentre si trovava su una bicicletta elettrica. Presente anche don Maurizio Patriciello, parroco sotto scorta del Parco Verde di Caivano.
“Quella notte mi sono svegliata e ho visto che non era tornata, mi sono preoccupata. Poi è arrivato mio fratello e ho capito subito che era accaduto qualcosa a Elvira” racconta in lacrime Alba, la mamma della giovane vittima. “Vogliamo il massimo della pena, non si può morire così e a me è accaduto due volte in otto mesi a miei due figli”. Poi lancia un messaggio al sindaco Gaetano Manfredi e all’amministrazione comunale: “Il Comune? Non mi hanno contattato“.

A parlare, attraverso i social, è anche il papà della ragazza che viaggiava sulla moto con il 30enne. Entrambi, che non indossavano il casco, hanno riportato ferite ma non sono in pericolo. “Mia figlia era dietro, sulla moto di quel pazzo che ha travolto Elvira. Non si può morire così. Per lui ci vuole una pena esemplare”. “Il ragazzo alla guida della moto non era un amico di mia figlia, ma un semplice conoscente. Faceva parte della comitiva di un’amica di mia figlia”, ha detto l’uomo specificando: “Mia figlia doveva andare in bagno e ha chiesto al ragazzo di accompagnarla al bar più vicino, che stava chiudendo“. Poi l’incidente. “Non pregavo solo per mia figlia ma anche per Elvira. Mia figlia come Elvira è stata vittima di quel pazzo. Ci dispiace per la sua famiglia, cose come queste non dovrebbero mai accadere”, ha concluso.

Le indagini sono coordinate dalla procura e condotte dalla sezione Infortunistica della polizia municipale di Napoli, guidata dal capitano Antonio Muriano. Il 30enne è indagato per omicidio stradale e per guida senza patente, in attesa dell’esito degli esami alcolemici e tossicologici che potrebbero aggravare la sua posizione.
Intanto il sindaco Gaetano Manfredi corre ai ripari dopo la 16esima persona morta in un incidente stradale a Napoli dall’inizio del 2022: ”Abbiamo subito riattivato un programma di rifacimento della segnaletica orizzontale che nelle prossime settimane verrà completato su tutta la città, rivedremo anche meccanismi per garantire una migliore manutenzione e metteremo in campo strumenti come gli autovelox ma non potrà essere una rete molto diffusa a causa della conformazione della città”.
*nb Foto di Giacomo Iacomino
© Riproduzione riservata