Il corpo di Emanuela Orlandi sepolto a Castel Sant’Angelo, assieme a quello di Mirella Gregori. A sostenerlo è l’ex carabiniere Antonio Goglia, impiegato comunale di San Giorgio a Cremano (Napoli), in una lettera inviata al pm di Roma Stefano Luciani che sta lavorando sulla nuova inchiesta aperta per far luce sulla misteriosa scomparsa, avvenuta 40 anni fa, della giovane 15enne.

“Vi comunico – è il contenuto della missiva, secondo quanto riporta il quotidiano Italia Oggi – che nei sotterranei del Castel Sant’Angelo, o Mole Adriana, altrimenti detta Mausoleo di Adriano, dietro una porta rinforzata dovrebbe trovarsi una stanza di circa 20 metri quadri nella quale dovrebbero trovarsi resti umani, compresi quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. La struttura dovrebbe ricadere sotto l’Autorità del Comune di Roma e perciò non dovrebbe essere difficile approntare un sopralluogo”.

Una lettera che inizia con una premessa: “Avendo condotto studi approfonditi e basandomi su fatti concreti che al momento ritengo preferibile non porre in evidenza”. Parole che scatenato Pietro Orlandi, fratello di Emanuele: “E’ pura follia, com’è possibile che gli venga data tutta questa attenzione?”. Orlandi ritiene l’ex militare Goglia poco attendibile: “Lo conosco da anni, ogni volta cambia ipotesi, e a cominciare da Nicotri o Peronaci gli dànno tutto questo spazio. E’ uno che racconta frottole”.

“Già in passato – ricorda Pietro Orlandi – aveva scritto in procura, ogni volta con ipotesi senza riscontri, ipotesi completamente diverse tra loro. E’ passato, come movente, dalla teologia della liberazione, ai preti pedofili di Boston, al terrorista Carlos, ai Marrani e altri”. Secondo il fratello di Emanuela Orlandi, “il suo intento è apparire su un articolo e, grazie a Nicotri che l’ha intervistato, ci riesce e tutti gli vanno dietro. Assurdo”. Secondo Piero Orlandi, “il fatto allucinante è proprio che tutti gli vanno dietro – ribadisce , e questo crea la solita confusione. Poi in un momento particolare come questo è assurda questa cosa, veramente assurda”.

“Per rispetto della pubblica opinione e del Parlamento stesso, mi auguro che il Senato approvi celermente la costituzione della Commissione d’Inchiesta sulla scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. È ormai evidente che dal giorno in cui si è capito che il Parlamento se ne sarebbe davvero occupato è ripresa la giostra dei depistatori, degli esibizionisti, dei furbi che cercano di creare nuove cortine fumogene. Invece serve un lavoro serio, di setaccio e di collaborazione delle massime istituzioni italiane e vaticane. La commissione a questo serve. La si approvi senza più ritardi”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut. 

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