Non migliorano le condizioni meteo in Emilia Romagna già pesantemente flagellata negli ultimi giorni. Si attende un peggioramento delle previsioni meteo con nuovi rovesci e un ciclone in arrivo dalla Tunisia.

Sono quasi 30mila gli evacuati nella provincia di Ravenna, ovvero il 16% del territorio comunale della città. E sono 3.053 gli interventi fatti da inizio emergenza dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco in Emilia Romagna: 1.075 a Bologna, 1.052 a Ravenna, 625 a Forlì Cesena, 301 a Rimini. Dei 1.053 i vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso, 250 sono al lavoro nella provincia di Forlì e 490 in quella di Ravenna. 

Enea Emiliani, sindaco di uno dei comuni del Ravennate più interessati dall’alluvione, Sant’Agata sul Santerno, ha lanciato un appello ai volontari perché escano subito dagli edifici pericolosi: “I vigili del Fuoco – ha spiegato il primo cittadino – mi hanno comunicato che stanno ricevendo chiamate da parte di volontari che aiutano le famiglie a pulire le abitazioni i quali segnalano edifici con problemi strutturali. Di fronte a questa situazione, i volontari devono uscire immediatamente da questi edifici per evitare situazioni di pericolo.

Il sindaco ha fatto un appello alla popolazione affinché tutti possano attenersi solo alle istruzioni dei vigili del Fuoco per salvaguardare la propria incolumità. Da oggi in arrivo anche la protezione civile che aiuterà le famiglie a sgombrare e a pulire dal fango tutte le abitazioni. 

A scopo precauzionale, visto il peggioramento dei livelli idrici del canale Canala, il Comune di Ravenna ha disposto l’estensione delle evacuazioni totali e immediate alla zona extraurbana a nord della via Romea dir delimitata a est dalla Romea, a nord da via Fiumetto e a ovest dalla via Reale fino alla via Bagarina compresa.

Sono state chiuse di conseguenza anche la ‘Romea dir’ dal quadrilatero dell’autostrada fino alla rotonda degli Spedizionieri e la strada provinciale 1 verso la frazione di Sant’Alberto dall’altezza di via Guiccioli. In una nota il Comune ha ricordato che è obbligatorio lasciare l’abitazione fino a cessato allarme.

Per chi non è in grado di spostarsi da solo, sarà disponibile un bus nel piazzale della chiesa di Sant’Antonio. Per coloro che non dispongono di luoghi dove ripararsi, è stato istituito come punto di accoglienza, il PalaCosta in piazza Caduti sul Lavoro 13. 

 

 

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