Un’emergenza rifiuti che non lascia scampo, maleodorante e pericolosa per una città che appare sempre più lercia. Da settimane la situazione ha superato i livelli di guardia, aggravata anche dal caldo: i cassonetti ormai stracolmi appaiono affiancati da cumuli sempre più altri di spazzatura, arrivati sulle strade e i marciapiedi. Se l’Ama si considera “azienda vittima e parte lesa” nell’attuale ciclo dei rifiuti di Roma e del Lazio, come dichiarato ieri dalla stessa azienda, continua il rimpallo di responsabilità tra il Campidoglio e la Regione.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI TRA COMUNE E REGIONE 

Dopo l’allarme lanciato dall’Ordine dei medici per il rischio di una “crisi igienica”, anche  l’assessore alla sanità della Regione Lazio è intervenuto su questa situazione diventata esplosiva. Alessio D’Amato ha prospettato anche il commissariamento “entro pochi giorni” nel caso in cui il Campidoglio non riesca ad individuare una discarica: “I rifiuti non possono rimanere in strada per giorni, è una situazione rischiosa, con gli animali, i roditori, i gabbiani, tutti portatori di infezioni, a partire dalla salmonellosi. Non c’è discussione: l’immondizia va rimossa, punto”.  Mentre l’assessora ai rifiuti di Roma, Katia Ziantoni, scrive su Facebook: “A distanza di più di un mese dall’istanza di Valutazione di Impatto Ambientale presentata da Roma Capitale per il TMB di Rocca Cencia, la Regione Lazio non fornisce ancora alcun riscontro. La Valutazione di impatto ambientale rappresenta, infatti l’unico strumento per garantire la gestione sostenibile del ciclo dei rifiuti e, quindi il benessere dei cittadini. Si tratta di uno dei tanti procedimenti autorizzati dall’ex dirigente regionale al ciclo dei rifiuti, Flaminia Tosini, finita agli arresti domiciliari nell’inchiesta che ha coinvolto anche l’imprenditore Valter Lozza per fatti di corruzione.” 

“Da luglio 2020- aggiunge- l’impianto è stato sottoposto a sequestro giudiziario per il mancato rispetto delle prescrizioni ambientali. La salute dei cittadini del VI Municipio sembra non interessare alla Regione Lazio. E mentre il suo Assessore bacchetta Roma perché non autosufficiente, nel vicino impianto di Porcarelli, accanto al TMB di Rocca Cencia, conferiscono 50 Comuni del Lazio. Sul TMB di AMA il piano industriale prevedeva la riconversione a multimateriale, a servizio di quella raccolta differenziata sulla quale la Regione, a parole, dice di puntare paragonando i numeri di Roma a quello di Corchiano. Mentre Zingaretti fa finta che non esista un piano per Roma, peraltro inviato ad aprile, ricordiamo che quel piano, approvato dall’Assemblea Capitolina, prevede 2 impianti di multimateriale di cui uno a Rocca Cencia, i 2 impianti di trattamento dell’organico a Casal Selce e Cesano, 1 nuovo TMB, l’acquisizione di un impianto esistente (per entrambi è stata pubblicata la manifestazione di interesse), 17 nuovi centri di raccolta, la riduzione della produzione dei rifiuti del 4% e il 65% di raccolta differenziata al 2024 (Roma è al 47%, al di sopra delle altre Capitali europee). I cittadini si ricorderanno di tutto questo alle prossime elezioni.”

LE PROTESTE DEI CITTADINI

La protesta dei esplode sui social e nei diversi gruppi di quartiere presenti su Facebook, dove i cittadini esasperati pubblicano foto e video della città ormai al collasso. Da Rebibbia a Casalotti, passando per Casal de’ Pazzi, Tor Sapienza, Casal Bertone. Ma in realtà il caos rifiuti riguarda tutta Roma. 

 

Mariangela Celiberti

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