La svolta
Esame di avvocato, la riforma è più vicina
«È sicuramente troppo presto per cantare vittoria, ma qualcosa inizia finalmente a muoversi nella direzione giusta, cioè quella di una necessaria riforma dell’esame di avvocato. I segnali ci sono tutti e anche al Ministero iniziano a rendersi conto di come questo esame vada completamente rivisto e scardinato dalle vetuste fondamenta alle quali è ancorato». Ad annunciarlo è Claudia Majolo, presidente dell’UpAvv, l’Unione dei praticanti avvocati che da mesi si batte per un rapida riforma dell’esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. L’obiettivo è assicurare «a tutti i praticanti d’Italia un esame più snello, smart, meno farraginoso e sicuramente più meritocratico». Dopo una settimana a Roma, a colloquio con esponenti del Governo e del Ministero della Giustizia per chiedere la riforma dell’esame di avvocato, i vertici dell’UpAvv hanno la sensazione che qualcosa sia cambiato. Da via Arenula, infatti, starebbero arrivando segnali incoraggianti.
Meno di un mese fa il Ministero aveva pubblicato il bando d’esame per gli aspiranti avvocati. Le associazioni avevano appreso la notizia con delusione, visto che le modalità di svolgimento delle prove scritte e orali risultavano confermate a dispetto delle richieste dell’UpAvv, decisa ad avere un esame più attuale, snello e veloce, con un un’unica prova scritta chiamata a sostituire le tre attuali e una prova orale basata sulla conoscenza dell’ordinamento forense, del diritto processuale e di quello sostanziale. La richiesta era diventata ancora più pressante in considerazione dell’esito dell’ultima sessione d’esame: a Napoli solo il 30% dei candidati era stato promosso e ammesso all’orale.
«Tra qualche giorno depositeremo la nostra proposta di riforma – fa sapere Majolo – Stiamo lavorando di concerto con il comparto giustizia del governo anche per l’esame 2020. Il bando è già stato pubblicato, ma aspettiamo ulteriori delucidazioni anche per sapere quali saranno le misure adottate per evitare, quanto più possibile, i contagi da Covid in sede d’esame. Dobbiamo lavorare insieme per centrare l’obiettivo».
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