I consigli dell'esperto
Esercizio fisico per una menopausa serena
Un’arma veramente efficace per vivere al meglio e senza rischi questa fase della vita: il movimento.

Si parla di menopausa quando le mestruazioni cessano definitivamente e in modo irreversibile. La menopausa è fisiologica quando avviene tra i 48 e i 52 anni ed è è il momento della vita della donna in cui le ovaie cessano la produzione degli estrogeni ed è caratterizzata solitamente da sintomi quali vampate di calore, sudorazioni improvvise, tachicardia, insonnia, cambiamenti del tono dell’umore, modificazioni della libido, difficoltà di concentrazione, alterazioni delle mucose vulvo/vaginali e dell’apparato genito-urinario, osteoporosi e debolezza muscolare sino alla vera e propria sarcopenia.
La principale terapia della menopausa è quella ormonale sostitutiva, che consiste nella somministrazione di estrogeni, quasi sempre associati a un’adeguata dose di progestinici, in modo da riportare l’organismo a una situazione di equilibrio simile al periodo precedente la menopausa, riducendo o azzerando gli eventuali sintomi.
Dal punto di vista metabolico le donne in menopausa registrano un aumento del peso corporeo e una diversa distribuzione del tessuto adiposo che passa da una distribuzione classicamente ginoide gluteofemorale ad una distribuzione di tipo maschile con aumento del grasso a livello addominale.
Questa variazione della massa grassa, sia quantitativa che qualitativa, aumenta il rischio di sindrome metabolica caratterizzata da sovrappeso/obesità centrale, insulino-resistenza, alterazioni della glicemia, dislipidemia, ipertensione con conseguente aumento del rischio cardiovascolare che è maggiore nelle donne predisposte geneticamente e/o con cattivo stile di vita.
Uno studio ha rilevato che le donne in post-menopausa avevano concentrazioni due volte più elevate di tessuto adiposo sia viscerale che sottocutaneo rispetto alle donne in premenopausa, ma solo il tessuto adiposo viscerale era collegato a un profilo di rischio cardio e cerebrovascolare più avverso.
Il calo degli estrogeni si associava, inoltre, a meccanismi neuroendocrini non ancora ben definiti, alla disregolazione del bilancio energetico, ad un aumento dell’introito di cibi ricchi di carboidrati e ad aumento della sedentarietà in parte legato alla debolezza muscolare con conseguente aumento dello stato infiammatorio dell’organismo già indebolito dalla mancata protezione antinfiammatoria degli estrogeni.
Come combattere dunque il sovrappeso e l’obesità postmenopausali? Non certamente solo con la dieta ma anche e soprattutto con il movimento.
L’esercizio fisico non è solo un’arma di prevenzione ma una vera e propria terapia per tutte le malattie metaboliche e non solo ed è ampiamente dimostrato come esso migliori la composizione corporea ma anche il profilo metabolico e infiammatorio.
Dunque l’esercizio fisico in menopausa va non solo consigliato ma prescritto cercando di abbinare ad esso un esercizio aerobico: dalla classica camminata alla corsa in bici ad un esercizio volto al rafforzamento muscolare (che in termini tecnici è chiamato di controresistenza) eseguito con pesi oppure a carico naturale, ad esempio i classici piegamenti sulle braccia o sulle gambe.
Una domanda che ci dovremmo porre è se il solo esercizio aerobico sia sufficiente per gli obiettivi che ci proponiamo perché, ad esempio, alcune ricerche hanno rivelato che le donne in postmenopausa possono avere una ridotta ossidazione dei grassi indotta dall’esercizio, rendendo più difficile la perdita di peso.
La “difficoltà di perdita di peso” potrebbe essere ascrivibile ad una diminuzione della massa muscolare, ecco perché non possiamo limitarci a consigliare alle nostre pazienti solamente la classica camminata ma invece un esercizio mirato a migliorare e mantenere la forza e la massa muscolare. Tutto ciò, se associato ad una terapia ormonale sostitutiva, sembrerebbe produrre effetti ancora maggiori a livello sia antropometrico che metabolico.
In conclusione, le donne trascorrono fino a tre decenni nella fase postmenopausale della propria vita, accompagnate spesso da un’ampia varietà di sintomi.
L’aumento di peso e la sua diversa distribuzione in questa fase si associano ad un aumento del rischio metabolico e cardio-vascolare e anche ad altre patologie quali il cancro al seno e la steatosi epatica non alcolica.
Un’arma veramente efficace per vivere al meglio e senza rischi questa fase della vita femminile è certamente l’esercizio fisico che deve quindi essere sia aerobico che di stimolo alla forza e al potenziamento muscolare e deve diventare protagonista nonché un vero e proprio stile di vita associandovi un’alimentazione sana e un sonno regolare.
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