Uno scudetto, due finali perse e l'eliminazione dalla Champions
Esonerato Sarri, niente bel gioco e sconfitte cocenti: la Juve riparte da Pirlo
E’ Andrea Pirlo il nuovo allenatore della Juventus. L’avventura di Maurizio Sarri in bianconero è finita. Fatale per l’ex tecnico di Napoli e Chelsea la cocente eliminazione dagli ottavi di finale di Champions League contro il Lione, club francese che (eccezion fatta per la sfida di Coppa di Lega persa ai rigori contro il Psg) non disputava gare ufficiali da prima del lockdown.
L’annuncio dell’esonero è arrivato poco dopo le 14.30 sul sito della società bianconera con uno scarno comunicato: “Juventus Football Club comunica che Maurizio Sarri è stato sollevato dal suo incarico di allenatore della Prima Squadra. La Società desidera ringraziare il tecnico per aver scritto una nuova pagina della storia bianconera con la vittoria del nono Scudetto consecutivo, coronamento di un percorso personale che lo ha portato a scalare tutte le categorie del calcio italiano” si legge.
BIENNALE PER PIRLO – In serata è stato poi ufficializzato Andrea Pirlo che “ha firmato oggi un contratto biennale fino al 30 giugno 2022”. Nato a Flero in provincia di Brescia, Pirlo ha una carriera leggendaria da calciatore che lo ha portato a vincere tutto, dalla Champions League al Campionato del Mondo nel 2006. Nei suoi quattro anni alla guida del centrocampo della Juventus, Pirlo ha vinto altrettanti Scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe. Oggi inizia un nuovo capitolo della sua carriera nel mondo del calcio. “Come si era detto circa una settimana fa – si legge nel comunicato del club – da Maestro a Mister. Da oggi per il popolo juventino sarà IL Mister, poiché la società ha deciso di affidargli la guida tecnica della Prima Squadra, dopo averlo già selezionato per la Juventus Under23. La scelta odierna si basa sulla convinzione che Pirlo abbia le carte in regola per guidare, fin dal suo esordio sulla panchina, una rosa esperta e di talento per inseguire nuovi successi”.
L’ANNO DELUDENTE DI SARRI – Ingaggiato per far vincere la Juve anche con il bel gioco, Sarri nella sua annata in bianconero non è riuscito a far vedere quel calcio verticale, fatto di passaggi di prima e di possesso palla, che aveva incantato l’Italia e l’Europa durante i suoi trascorsi partenopei.
Quest’anno Sarri ha vinto lo scudetto, il nono di fila per la Juve, perdendo a giugno la finale di Coppa Italia ai rigori contro il Napoli e a dicembre scorso la Supercoppa contro la Lazio. L’addio alla Champions di ieri ha convinto definitivamente il presidente Andrea Agnelli e la dirigenza bianconera a cambiare allenatore.
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