Tutto rinviato a domani
Eurogruppo flop, nessun accordo dopo 16 ore di discussione su Coronabond e Mes
Non è bastata una riunione fiume. La discussione è andata avanti per 16 ore ma alla fine l’Eurogruppo, che riunisce i ministri dell’Economia dei Paesi dell’Eurozona, non ha trovato un accordo sulle misure da adottare per affrontare la crisi causata dalla pandemia da coronavirus. A comunicarlo, attraverso un tweet, il presidente portoghese dell’Eurogruppo Mario Centeno, il quale ha scritto: “Ci siamo avvicinati a un accordo ma non siamo ancora arrivati. Ho sospeso l’Eurogruppo, continuerà domani. Il mio obiettivo rimane: una forte rete di sicurezza dell’UE contro le ricadute del Covid-19 (per proteggere lavoratori, aziende e paesi) e impegnarsi per un piano di risanamento considerevole”. La discussione continuerà dunque domani e nel frattempo è stata annullata la conferenza stampa prevista per stamattina alle dieci.
After 16h of discussions we came close to a deal but we are not there yet.
I suspended the #Eurogroup & continue tomorrow, thu.
My goal remains: A strong EU safety net against fallout of #covid19 (to shield workers, firms &countries)& commit/ to a sizeable recovery plan pic.twitter.com/kGHoURgdrv— Mário Centeno (@mariofcenteno) April 8, 2020
Sono due i principali punti di divisione della discussione: il ricorso alle linee di credito del Mes e un fondo per emettere dei bond che dovrebbero finanziare la ripresa attraverso la mutualizzazione del debito. Lo stallo maggiore sulla trattativa si registra sul Mes, il Meccanismo Europeo di Stabilità. Da una parte c’è un gruppo di Paesi – come l’Italia, la Spagna, la Francia – favorevoli ai cosiddetti “eurobond“, che chiedono un alleggerimento o la cancellazione delle condizioni per la concessione di prestiti ai singoli stati. Dall’altra parte i Paesi del Nord Europa, al momento meno colpiti dall’emergenza, come i Paesi Bassi e la Germania, che si rifiutano di cedere a condizioni light per l’attivazione del fondo salva stati. “È troppo presto per un pacchetto completo. Questa è prima di tutto una crisi sanitaria. È importante che l’Europa renda disponibili fondi extra”, ha scritto in un post su Twitter il ministro dell’Economia olandese, Wopke Hoekstra. A sostenere questa posizione anche Paesi come Finlandia e Austria.
Su altri punti si registrano intanto delle convergenze: come sul piano della Banca Europea degli Investimenti da 200 miliardi di euro o sul piano SURE (Support to mitigate Unemployment Risks in an Emergency) presentato dalla presidente della Commissione Ursula Vond der Leyen, che rappresenta una sorta di cassa integrazione per i lavoratori europei da 100 miliardi.
“E’ il momento della responsabilità comune, della solidarietà e delle scelte coraggiose e condivise”, ha twittato il minisro dell’Economia italiano Paolo Gualtieri alla fine della riunione.
Nonostante i progressi nessun accordo ancora all’#Eurogruppo. Continuiamo a impegnarci per una risposta europea all’altezza della sfida del #COVID19.
È il momento della responsabilità comune, della #solidarietà e delle scelte coraggiose e condivise. pic.twitter.com/QuLbQOZa1y— Roberto Gualtieri (@gualtierieurope) April 8, 2020
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