Come reagire da conservatori alla polarizzazione del quadro politico ed alla conseguente avanzata della destra estrema in tutta Europa? È questo il dilemma che sta percorrendo molte cancellerie del Vecchio Continente e che si intreccia con le scelte di campo che la prossima campagna elettorale per le europee costringerà a fare.
I dati sono chiari: la destra radicale è in crescita in tutta Europa. In Spagna Vox è data al 15% e sarà forse decisiva per la formazione del nuovo governo coi popolari dopo le elezioni di luglio, in Svezia ha preso il 20% e governa coi conservatori, in Belgio l’ultra destra fiamminga è data al 25%, in Germania l’AfD secondo alcuni sondaggi è secondo partito, in Austria l’FpO è in testa ai sondaggi col 27,9%.
Situazione leggermente diversa in altri paesi: in Polonia la destra è stabilmente al governo col 36% dei consensi ma per le sue politiche illiberali è messa in difficoltà da una opposizione durissima cui partecipano anche i popolari; in Ungheria Orban con la sua democratura si mantiene stabile intorno al 50% dei consensi; in Italia la morte di Silvio Berlusconi pone dilemmi ad una destra che si vuole sempre di più istituzionalizzare. Rimane la Francia di Macron, che però non è aiutato da una fortissima polarizzazione del dibattito pubblico.
Tanto basta per avere una coalizione di centro-destra nella prossima legislatura europea? I numeri ad oggi non dicono questo. Secondo l’ultimo eurobarometro, i popolari ad oggi sono dati a 161 seggi, i socialisti a 144, i liberali di Renew Europe a 90. Numeri più che sufficienti per ripetere la maggioranza Ursula.
Per ora i voti per una maggioranza Giorgia, dal nome della nostra Presidente del Consiglio, non ci sono: popolari e conservatori di ECR avrebbero insieme 243 seggi ed i 90 seggi di Renew Europe (che peraltro rifiuta sdegnosamente questa possibilità) non sarebbero sufficienti per arrivare alla maggioranza. Imbarcare la destra più estrema di Identità e Democrazia, di cui sono membri la Lega di Salvini e soprattutto l’AfD tedesca? Impossibile, per ora la coperta è davvero troppo, troppo corta.