La barca degli Stati Uniti d’Europa veleggia in maniera abbastanza tranquilla verso il superamento della soglia di sbarramento alle elezioni europee. Qualche rischio che possa finire sotto il 4% c’è ancora, ma tutti i sondaggi pubblicati fino ai giorni scorsi attestano la lista di scopo al di sopra. Il leader di Italia Viva Matteo Renzi punta addirittura alla sufficienza, al 6%. Ma nella navigazione qualche maretta c’è. Come quelle emerse oggi, con la leader di +Europa, Emma Bonino che ha avvertito il suo compagno di viaggio in questa campagna elettorale.

Bonino richiama Renzi, “stia più calmo”

Il nodo della ramanzina fatta da Bonino a Renzi è la candidatura di Ursula von der Leyen alla Commissione Ue. La presidente uscente cerca il bis, scenario per cui Renzi si è più volte detto contrario. Ma l’ex ministra, tra le altre cose, è più prudente: “Con o senza Ursula von der Leyen”, “io direi al mio alleato Renzi di stare più calmo e aspettare gli esiti delle elezioni”. La leader europea, secondo Bonino, “andava forte fino a qualche tempo fa, ora pare sia in disgrazia, auspicherei che tutti stessero più calmi. Non è indifferenze ciò che i cittadini voteranno, lasciamo stare i pronostici, occupiamoci di Stati Uniti d’Europa”, ha aggiunto Bonino al forum dell’Ansa per le elezioni europee.

Bonino e il dialogo con Calenda

Altro tema al centro del tavolo anche il rapporto tra i leader dell’area liberaldemocratica: “Se all’Europarlamento potremo riallacciare il dialogo con Calenda? Quello si può fare anche al bar sotto casa, ma se Calenda – che mi è venuto a trovare – continua a dire che non ci sta perché c’è Renzi non è un grande progetto… Non è che il Parlamento europeo sia un terreno più fertile. Dobbiamo farlo noi e sbrigarci pure”.

Il botta e risposta tra Calenda e Renzi

Proprio Calenda è stato sollecitato sul suo rapporto con Renzi durante un intervento a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. “Io non ce l’ho con Renzi dal punto di vista personale, penso però che quando ci lavori insieme lui non riesce a non fregarti”. “La domanda che gli farei è: sei consapevole che quando dici che andrai in Europa il codice del Parlamento europeo dice che devi dichiarare tutti quelli che ti danno i soldi e conseguentemente astenerti dalle votazioni li dove c’è un conflitto di interesse? Lui sarà l’unico europarlamentare che prende soldi dall’Arabia Saudita, per questo gli consiglierei di stare molto attento, cosa che gli dissi già quando stavamo insieme” ha aggiunto il segretario di Azione.

A stretto giro è arrivata la risposta di Renzi, sempre sulla stessa trasmissione. “Sì che ne sono consapevole… Posso accettare lezioni da tutti ma non di etica da Carlo Calenda. Perché queste cose non le diceva quando ha avuto bisogno di fare il ministro e gliel’ho fatto fare io, quando ha avuto bisogno di fare l’ambasciatore e gliel’ho fatto fare io…”. “Quando ero potente una pletora di gente mi adulava, le conferenze le facevo anche nel 2022 quando Calenda aveva bisogno delle firme…” e ora “in modo maramaldesco parla delle conferenze all’estero” ha concluso l’ex premier.

Redazione

Autore