Per l’Eurovision il Comune di Roma ha in mente di calare gli assi. Un progetto dettagliato per trasformare Roma nella capitale della musica più importante del continente. Un piano che sta seguendo Virginia Raggi in prima persona anche vista l’eco mediatica e il ritorno di immagine che ha avuto Rotterdam nella sua ultima tappa trionfata dai romanissimi Maneskin.
LA SINDACA
«L’idea di portare l’Eurovision qui c’è. Sono tante le location alle quali abbiamo pensato, stiamo valutando varie possibilità. Non è semplicissimo, ma Roma ha mille risorse e io sono fiduciosa». La sindaca Raggi, a margine della presentazione della stagione estiva in Cavea dell’Auditorium Parco della Musica, torna sulla candidatura della città per ospitare la prossima edizione dell’Eurovision Song Contest dopo la vittoria del Maneskin e sulla necessità di trovare uno spazio adeguato in grado di ospitare pubblico e delegazioni europee. «Roma si è candidata, per cui faremo tutte quanto necessario per poter ospitare questo bellissimo evento. Tra l’altro non sfuggirà che hanno vinto proprio ragazzi romani», sottolinea Virginia Raggi.
LE LOCATION
In pole c’è il Circo Massimo: un’arena naturale con lo sfondo dei Fori e la maestosità della Roma antica a far da cornice all’evento. Altro punto su cui il Campidoglio vuole lavorare sono le rovine di Ostia Antica: una scelta apprezzata in passato anche dai Pink Floid. Terza scelta in campo è il suggestivo Parco degli Acquedotti, a cavallo il parco dell’Appia Antica e l’acquedotto Claudio. Tutti paesaggi da brivido in cui ogni artista al mondo sognerebbe di esibirsi. In ultima ipotesi c’è anche lo stesso Auditorium Parco della Musica ma Roma per riuscire a trionfare vuole puntare tutto sulla sua Grande Bellezza

Franco Pasqualetti

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