Ha tentato più volte il suicidio
Fabrizio Corona esce dal carcere, concessi gli arresti domiciliari: “Ora può essere curato”

Dopo le proteste, gli scioperi della fame, le minacce di suicidio e il ricovero in psichiatria al Niguarda, Fabrizio Corona è riuscito a ottenere gli arresti domiciliari. I giudici del Tribunale di sorveglianza di Milano hanno accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza con la quale gli era stata revocata la detenzione domiciliare per motivi di salute.
I due Avvocati Ivano Chiesa e Antonella Calcaterra hanno sollevato le questioni sullo stato di salute mentale dell’ex fotografo, sostenendo la necessità che Corona ricevesse cure necessarie fuori dal carcere. Ora Corona potrà lasciare il carcere di Monza dove è recluso dal 22 marzo. Prima di finire in carcere era stato ricoverato per circa 10 giorni nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale Niguarda.
Corona che deve scontare parte del cumulo pene di 10 anni, 10 mesi e 24 giorni con fine termine nel 2024, alla notizia della revoca degli arresti domiciliari si era ferito da solo per protestare contro al decisione del giudice avvenuta successivamente alle reiterate violazioni alle prescrizioni incompatibili con il differimento pena.
In una ‘story’ su Instagram, mostrandosi insanguinato e rivolgendosi alla giudice Marina Corti e al procuratore Antonio Lamanna, aveva detto che “questo è solo l’inizio”. “Quanto è vero Dio sacrificherò la mia vita per togliervi da quelle sedie. Vergogna. Chiedo che venga il presidente del tribunale di sorveglianza e guardi gli atti, altrimenti davvero mi tolgo la vita”, aveva minacciato l’ex agente fotografico. “Avete creato un mostro, ora sono cazzi vostri e questo è solo l’inizio“, aveva aggiunto ancora Corona mentre sullo sfondo si vedeva il pavimento sporco di sangue.
Poi ha iniziato lo sciopero della fame prima al Niguarda e poi una volta entrato in carcere a Monza, continuando a darsi anche a gesti autolesionistici. Sono stati numerosi i suoi appelli al giudice per farlo tornare a casa a finire di scontare la pena. Numerose anche le richieste dei suoi avvocati e della famiglia che più volte hanno sottolineato che Fabrizio Corona non sta bene e deve essere curato in una struttura idonea. Adesso tornerà a casa e potrà farlo.
L’ex “re dei paparazzi”, come venivano definito Corona, è uscito e rientrato in carcere a ripetizione negli ultimi anni: ad ottobre 2016 gli venne revocato il primo affidamento terapeutico ottenuto 12 mesi prima; nel febbraio 2018 ebbe un affidamento provvisorio revocato dopo soli cinque mesi, stessa cosa successa anche con l’affidamento concesso a novembre 2019 e sospeso a marzo 2019. L’ultima uscita dal carcere risale al dicembre 2019 per differimento pena con detenzione domiciliare per curarsi.
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