"Non riscriverei quella frase"
Facci e il caso La Russa jr: “Ragazza fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo”. Poi il chiarimento: “Polemiche senza aver letto articolo”
Scoppia la polemica con politici dell’area Pd, 5 Stelle e Sinistra italiana che chiedono che venga sospeso il nuovo programma affidato al giornalista (I Facci del Giorno) sulla Rai
A 24 ore di distanza dall’articolo pubblicato dal giornalista Filippo Facci su Libero, scoppia la polemica con politici dell’area Pd, 5 Stelle e Sinistra italiana che chiedono che venga sospeso il nuovo programma affidato al giornalista (I Facci del Giorno) sulla Rai.
Al centro della questione le parole utilizzate da Facci in un articolo, pubblicato sabato 8 luglio su Libero, sulla vicenda relativa al presunto caso di violenza sessuale denunciato da una ragazza di 22 anni dopo una notte trascorsa con Leonardo Apache La Russa, figlio di Ignazio, presidente del Sentato e seconda carica dello Stato.
A lanciare la polemica è Sandro Ruotolo, giornalista e responsabile informazione del Partito Democratico. “Conviene alla Rai, al servizio pubblico, affidare un programma a Filippo Facci che si esprime così sul giornale: ‘una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa’? Può la tv pubblica essere affidata a chi fa vittimizzazione secondaria?”. Ruotolo aggiunge: ”E che dice il comitato etico della RAI? Il servizio pubblico può consentire una lettura del genere sulle donne? Pensateci bene dirigenti di viale Mazzini. Il servizio pubblico è di tutti ma non può esserlo dei sessisti, dei razzisti e del pensiero fascista”.
Mentre viale Mazzini, stando a quanto filtra, avvia “una riflessione sull’opportunità di mandare in onda” la nuova striscia di Facci, I Facci del Giorno, su Twitter Francesca Bria, consigliera di amministrazione della Rai in quota Pd, scrive: «I contenuti espressi sono incompatibili con i valori e le policy del servizio pubblico. I vertici Rai sospendano la striscia del giornalista”.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Federazione Nazionale Stampa Italiana che, in una nota firmata anche da Ordine dei giornalisti, Usigrai e GiULiA Giornaliste (riservandosi di presentare una segnalazione al Consiglio di disciplina dell’OdG di Milano), denuncia: “Le leggi, le norme deontologiche, il Manifesto di Venezia. Ma prima di tutto il principio di umanità e di rispetto primario verso le persone, rendono intollerabile quanto scritto da Filippo Facci sulla violenza denunciata a Milano da una ragazza di 22 anni, di cui il giornalista scrive su Libero dell’8 luglio: ‘Fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache la Russa’”.
“Non c’è alcun diritto di critica in un linguaggio di tale violenza, che calpesta ogni regola di umana solidarietà e di buon senso, e non e’ schermo il fatto che la denuncia della giovane si sia trasformata in un ‘caso politico’, come se questo consentisse l’oltraggio verso la querelante”. I firmatari del comunicato “stigmatizzano profondamente l’articolo, il post, il tweet divulgati da Facci, tanto più preoccupati dalla notizia che lo stesso e’ annunciato come uno dei commentatori della televisione di servizio pubblico, con uno spazio quotidiano su Raidue”. “Non sono i toni ‘dissacranti e ironici’ a turbare”, conclude la nota, “ma la totale insensibilità su un problema che sconvolge le donne, tutte le donne, con un approccio disposto a violare ogni codice di civile rispetto”.
I contenuti espressi da Filippo Facci sono incompatibili con i valori e le policy del Servizio Pubblico, per quanto riguarda la tutela della parità di genere e un forte impegno contro ogni forma di violenza sulle donne. I vertici #RAI sospendano la striscia del giornalista.
— Francesca Bria (@francesca_bria) July 9, 2023
“Una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache La Russa”. Firmato: Filippo Facci. Leggo che a lui sarà affidata una striscia prima del Tg2 per ‘affrontare in modo dissacrante e ironico i punti salienti del momento, offrendo spunti di lettura, anche eretici, tra cronaca, costume, cultura, società e politica’. Chiedo all’amministratore delegato della Rai Sergio: sarà questa l’ironia ‘eretica’ che da ora in poi dobbiamo aspettarci tutte le sere in prime time?”. Lo scrive su Twitter il segretario di Più Europa Riccardo Magi. “Chiedo ai vertici Rai: sarà questo -si interroga- lo spunto di lettura che darà Facci in prima serata rispetto alle donne che denunciano violenze? Chiedo alla presidente Meloni: è questo il servizio pubblico che ha in mente? Chiedo alla vigilanza Rai: è giusto premiare con un bel programma in Rai chi bullizza in prima pagina una ragazza presunta vittima di violenze? È davvero questa la tv dei patrioti?”, conclude Magi.
Ma cosa ha scritto Facci su Libero?
Il giornalista ha pubblicato sabato 8 luglio un commento sulla vicenda che coinvolge il figlio di Ignazio La Russa. Un articolo condiviso anche su Twitter e Facebook dove parla di una ragazza drogata:
Lei aveva in corpo Xanax (per l’ansia o per dormire), fluoxetina (è il vecchio Prozac, antidepressivo, ma anche anoressizzante o in uso nelle terapie per i disturbi dell’alimentazione) e poi una canna e poi cocaina: ma sotto inchiesta è lui – che lei ha baciato in pubblico – e che le avrebbe dato un ulteriore farmaco, di cui per ora tuttavia non si ha notizia o traccia. Messa così, è chiusa.
Dopodiché iI presunto stupratore e la presunta stuprata potrebbero aver detto entrambi la verità o essere convinti di averla detta, ricordata o ricostruita: poi una potrà suonare più attendibile dell’altra, certo.
Ma in generale è per questo che i giudici rifuggono le violenze sessuali vere o presunte: perché la sofisticate scienze forensi non impediscono che alla fine si scontri una parola contro l’altra, e che, nel caso, risulterà che una ragazza di 22 anni era indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta anche da Leonardo Apache Larussa (una famiglia, una tribù) e che perciò ogni racconto di lei sarà reso equivoco dalla polvere presa prima di entrare in discoteca, prima di chiedere all’amica «sono stata drogata?» anche se lo era già di suo.
Il dietrofront dello stesso Facci: “Non riscriverei quella frase”
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