Omicidio Borsellino
Falso pentito Scarantino, i Pm e le fantasie su chi metteva in dubbio la sua attendibilità
Ma la lettera del procuratore aggiunto di Caltanissetta Paolo Giordano al collega di Palermo, Guido Lo Forte, che riferiva dei confronti tra Scarantino e i pentiti doc Cancemi, Di Matteo e La Barbera è saltata fuori solo nelle settimane scorse, consegnata dall’avvocato Rosalba Di Gregorio alla Commissione antimafia siciliana. Si sono persi vent’anni perché qualcuno ha voluto perderli. E non si può dimenticare che la pm Ilda Boccassini, che si era fatta trasferire alla procura di Caltanissetta dopo la morte di Giovanni Falcone e che aveva inutilmente espresso i suoi dubbi al procuratore capo Tinebra sull’attendibilità di Scarantino, non era stata creduta ed era poi tornata a Milano.
Anche su di lei, sui suoi dubbi che il procuratore capo aveva ritenuto ininteressanti, si è chiuso un silenzio che dura da due decenni. E si dovrà arrivare fino al processo “Borsellino quater” perché un altro pentito doc, Gaspare Spatuzza, dirà semplicemente quel che qualcuno aveva capito e detto, inascoltato, vent’anni prima. Vent’ anni in cui diverse persone innocenti erano rimaste in galera. Perché gli innocenti ci vanno eccome, in carcere. Anche nei processi di mafia.
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