Niente fascia arcobaleno per i capitani delle 32 squadre che partecipano ai Mondiali 2022 in Qatar. In una nota, la Fifa annuncia che “la sua campagna No Discrimination è stata anticipata rispetto alla prevista fase dei quarti di finale, in modo che tutti i 32 capitani abbiano l’opportunità di indossare questa fascia (ma non quella ‘One Love’ ndr.) durante la Coppa del Mondo”. Il presidente della federazione Gianni Infantino: “Per leadership Qatar tutti sono benvenuti. Se qualcuno dice il contrario non è l’opinione del Paese e non è certamente l’opinione della Fifa”.

Le nazionali che erano intenzionate a scendere in campo con la fascia arcobaleno per protestare contro la repressione del Qatar verso la comunità Lgbtqi+, hanno rinunciato dopo la minaccia della Fifa di ammonire i capitani che l’avessero indossata. Sarà quindi consentito l’uso della fascia “No discrimination”, diversa quindi da quella ‘One Love’ inizialmente prevista per le partite dei quarti di finale.

L’annuncio arriva dopo che le federazioni di Inghilterra, Galles, Belgio, Danimarca, Germania, Paesi Bassi e Svizzera hanno affermato oggi che non indosseranno la fascia ‘vietata’ sul campo di calcio nelle partite dei Mondiali in Qatar. Secondo la Fifa la decisione di dare la possibilità ai capitani delle 32 squadre di calcio la fascia ufficiale “No Discrimination”, è in linea con l’Articolo 13.8.1 del Regolamento Fifa, che afferma: “Per le competizioni finali Fifa, il capitano di ciascuna squadra deve indossare la fascia da capitano fornita dalla Federazione”.

Secondo quanto riferito dalla Federazione sul suo sito web Infantino ha ribadito il suo sostegno alla comunità Lgbtqi+ durante la Coppa del mondo Qatar 2022: “Ho parlato di questo argomento con la massima leadership del Paese”, ha detto il presidente della Fifa.

Sulla vicenda della fascia arcobaleno, il capitano della nazionale francese, Hugo Lloris manda in corner: “La Fifa organizza la competizione e fissa le regole. A noi giocatori ci viene chiesto di giocare, di rispettare al massimo il suo paese e la sua Federazione”, sottolinea Lloris nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Francia – Australia in programma in Qatar in occasione dei Mondiali 2022. Il capitano dei bleus ha spiegato che certo “ci sono diverse cause importanti e che bisogna sostenere” ricordando che è la Fifa comunque a fissare le regole.

Una questione che si è ‘risolta’ solo nelle ultime ore, dopo un’accesa riunione nella serata di domenica in cui la Fifa era arrivata a ventilare l’ipotesi del cartellino giallo per i capitani che avessero indossato la fascia arcobaleno. Tra questi c’era anche Harry Kane dell’Inghilterra, che sarebbe stato il primo a dover scendere in campo (alle 14, contro l’Iran). Oltre all’Inghilterra, le altre squadre che prima del Mondiale si erano impegnate a indossare la fascia ‘One Love’ erano Galles, Danimarca, Belgio, Germania, Svizzera, Francia e Olanda. Queste ultime sono state le prime a fare marcia indietro, insieme al capitano francese Lloris anche l’olandese Van Dijk ha fatto sapere di non essere “entusiasta” dalla prospettiva di cominciare una partita da ammonito.

“Eravamo disposti a pagare multe – scrivono nel comunicato Inghilterra, Galles, Olanda, Germania, Belgio, Danimarca, Svizzera – che normalmente si applicherebbero alle violazioni dei regolamenti sui kit (le regole della Fifa stabiliscono che i giocatori possano indossare solo divise e attrezzature autorizzate dalla Fifa stessa e che qualsiasi violazione potrebbe portare a una multa di circa 9.000 sterline, ndr) e avevamo un forte impegno a indossare la fascia al braccio”.

“Tuttavia – si legge nella nota -, non possiamo mettere i nostri giocatori nella situazione in cui potrebbero essere ammoniti o addirittura costretti a lasciare il campo di gioco. Siamo molto frustrati dalla decisione della Fifa che riteniamo senza precedenti: abbiamo scritto alla Fifa a settembre informandola del nostro desiderio di indossare la fascia ‘One Love’ per sostenere attivamente l’inclusione nel calcio e non abbiamo avuto risposta. I nostri giocatori e allenatori sono delusi: sono forti sostenitori dell’inclusione e mostreranno supporto in altri modi”.

Sabato scorso la Fifa aveva annunciato la propria campagna che prevedeva l’uso di una fascia diversa per ogni fase del torneo, veicolando una serie di messaggi come “Football Uniting The World” (“Il calcio unisce il mondo”, prevista per la prima partita dei gironi) o “Save The Planet” (“Salva il pianeta”, prevista per la seconda partita).

Erano in programma anche le fasce su temi come quello della protezione dei bambini (terza partita), dell’educazione per tutti (ottavi di finale), del “no” a qualsiasi discriminazione (quarti di finale). Proprio l’uso di quest’ultima fascia (“No discrimination”) è stato anticipato fin da subito, per “risolvere” la questione.

Riccardo Annibali

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