Sono ancora tanti, troppi, i punti oscuri da chiarire nell’indagine sul brutale omicidio di Eleonora Di Vicino, 85enne uccisa e ritrovata poi fatta a pezzi in via Montagna Spaccata a Pianura, periferia ovest di Napoli.

A confessare l’omicidio dell’anziana è stato il figlio, Eduardo Chiarolanza, 59 anni: parti del corpo della donna sono stati trovati giovedì in più buste della spesa lasciate sul ciglio della strada in via Marano-Pianura, all’altezza di una curva dove non ci sono abitazioni. 

Procura e carabinieri mantengono il massimo riserbo sull’indagine, ma sono tanti i punti da chiarire di una vicenda che ha sconvolto il quartiere. L’allarme era scattato giovedì dopo le segnalazioni di alcuni conoscenti che non riuscivano a mettersi in contatto con l’anziana. 

In poche ore si è arrivati al fermo del figlio Eduardo, che ha confessato l’omicidio e indicato ai carabinieri dove trovare il borsone con i resti, parziali, della madre. Chiarolanza è ora atteso all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari, che dovrà decidere se convalidare il fermo emesso dalla Procura di Napoli.

Restano ignoti i motivi che hanno spinto il 59enne a compiere un delitto così efferato. Secondo quanto raccontato da alcuni conoscenti,  pare che l’uomo soffrisse di problemi di natura psichica. Disoccupato da qualche anno, viveva con l’anziana madre.

Secondo quanto riporta Il Mattino, le indagini di Procura e carabinieri si starebbero focalizzando in particolare su questioni economiche. Vi sarebbero infatti frequenti accesi al Bancomat da parte di Chiarolanza. Testimonianze riferiscono che dall’appartamento che madre e figlio condividevano provenivano continue urla: che i litigi avessero come motivazioni possibili problemi economici del 59enne?

Altro punto da chiarire riguarda i resti di Eleonora Di Vicino. Come evidenziato dalla Procura, le indagini “hanno consentito di rinvenire parti del cadavere della vittima”: nelle borse i carabinieri avrebbero trovato solo tronco e un braccio. Che il figlio abbia disperso le altri parti nella zona? Non si esclude però che a a infierire sul corpo dell’85enne possano essere stati animali randagi presenti nella zona, disperando così i resti dell’anziana a ridosso dei Camaldoli.

Redazione

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