Neanche fa più notizia la supremazia nei sondaggi di Fratelli d’Italia, il partito vincitore delle scorse elezioni, che ha staccato alle urne del 25 settembre tutti gli altri partiti, stracciata anche ogni parvenza di competizione nello stesso centrodestra. Il sondaggio SWG per il Tg La7 aggiornato al 12 dicembre riporta questo insieme con il duello che appare meno scontato del solito per la segreteria del Partito Democratico tra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein. Su un dato gli elettori dem sono d’accordo: il nome del partito non va cambiato.

Capitolo proiezioni di voto: se si dovesse votare oggi il partito della Presidente del Consiglio otterrebbe un tondo 30,8%, stabile rispetto all’ultima rilevazione dell’istituto di una settimana fa. Di poco sotto o oltre la soglia del 30, a seconda dei sondaggi, poco cambia: Fdi stacca tutti, quasi doppia il secondo partito in lizza. È in salita il Movimento 5 Stelle, che guadagna lo 0,5% e arriva al 17,1%. Scivolamento perenne del Pd, che cede lo 0,3% e scende al 15,1%. Accenna una risalita la Lega, nonostante le tensioni interne, dall’8,1% all’8,5%. Italia Viva e Azione calano dall’8,2% all’8% mentre Forza Italia scende dal 6,1% al 6%. Verdi e Sinistra al 4,1%, seguiti da +Europa al 2,7% e da Italexit al 2,1%. Unione Popolare è all’1,6%, il generico “Altre liste” al 4%. Non si esprime il 35% degli intervistati a confermare i sempre alti tassi di astensionismo.

Capitolo corsa al Pd: potrebbe essere davvero testa a testa per il vertice, la segreteria dei dem per la quale si dovrebbe votare il 19 febbraio. Per gli intervistati dem, alla domanda “quali tra questi politici è il più adeguato a diventare segretario?”, il 39% risponde Bonaccini, il 35% Elly Schlein. Staccata di parecchio l’ex ministra Paola De Micheli, al 7%. Il 19% esclude tutti questi nomi. Potrebbe essere vero e proprio duello, quindi, nel duello tra il governatore dell’Emilia Romagna e l’ex vice Presidente – dimessasi dopo l’elezione alla Camera da indipendente.

Per quanto riguarda la fiducia nei candidati il 52% degli italiani dicono Bonaccini, il 46% Schlein, il 31% De Micheli; tra gli elettori del Pd invece l’89% conferma Bonaccini, l’86% Schlein, il 60% De Micheli. Gli elettori del Partito Democratico bocciano infine in blocco l’ipotesi di un cambio del nome del partito: 86% è contrario, il 14% è favorevole. “Cambiare il nome del Pd è uno dei temi da affrontare. Nel nuovo nome dovrà essere inserito il concetto del ‘partito del lavoro’”, aveva sostenuto Schlein in un’intervista a Che tempo che fa.

Il sondaggio è stato realizzato da SWG s.p.a. per conto di La7 s.p.a.. Indagine condotta con tecnica mista CATI-CAMI-CAWI su un campione di 1200 soggetti maggiorenni residenti in Italia (4605 non rispondenti) tra il 30 novembre e il 5 dicembre 2022. Il campione è stratificato per zona e prevede quote per età e sesso. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 2,8% a un intervallo di confidenza del 95%.

Avatar photo