La febbre da Dengue è di origine virale ed è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). La Dengue viene trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Normalmente la malattia dà luogo a febbre nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara, con temperature anche molto elevate. La febbre è accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini.

“Ho avuto la Dengue un mese fa, ma soffro ancora molto”

“Ho stordimenti, palpitazioni, estrema debolezza e dolori in tutto il corpo, anche diarrea”, testimonia una persona anonima iscritta al gruppo Facebook ‘Dengue Fever survivors’. E ancora, sempre all’interno dello stesso gruppo un’altra donna racconta di aver avuto la febbre di Dengue l’anno scorso e conferma, oltre alla temperatura molto alta, “la diarrea, sfoghi cutanei per alcune settimane e il ferro nel sangue quasi scomparso”.

“Avevo una temperatura superiore ai 40 gradi”

Infine, una persona americana sui 50 anni condivide la sua sintomatologia: “Ho contratto la Dengue a Cancun- ricorda- avevo una temperatura corporea sopra i 40 gradi. Sono stata ricoverata per 4 giorni negli Stati Uniti con una caduta di piastrine per cinque giorni”.

In Italia a raccontare la malattia a Il Giorno è stata Giulia Lanzetti, educatrice per la commissione europea a Bruxelles, che aveva contratto il virus durante un viaggio in Thailandia: “Sono stata tre settimane bloccata a letto e anche per ogni piccolo spostamento, come per esempio andare in bagno, dovevo chiedere a mio padre di sostenermi. I primi segnali di malessere sono comparsi durante il viaggio di ritorno. Avevo la febbre a 39 e sentivo come se qualcuno mi avesse calpestato le gambe con un tir, ho capito immediatamente che non avevo a che fare con una febbre normale”.

“Come sintomi caratteristici, può dare grandi dolori muscolari e articolari, un po’ di rossore agli occhi, vomito e diarrea. È una febbre vera, ci si sente davvero male”, spiega Massimo Andreoni, professore ordinario di Malattie Infettive dell’Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Simit (Società italiana di malattie infettive e tropicali).

“La malattia di Dengue è dovuta a un virus – ne esistono quattro sottotipi virali differenti – e viene trasmessa all’uomo dalla puntura delle zanzare della specie Aedes. In Italia a trasmetterla sono quelle della specie Aedes albopictus, note come la zanzara tigre- precisa Andreoni- nel mondo invece è la zanzara Aedes aegypti a trasmetterla. L’albopictus è sempre competente nel trasmettere la Dengue, ma meno efficace rispetto alla aegypti”, precisa lo specialista. La zanzara tigre è diffusa ormai in tutta Italia, mentre l’aedes aegypti si sta avvicinando al nostro paese, ora si trova intorno al Mar Caspio. La malattia è grave soprattutto “se si contrae una seconda volta, perché una successiva infezione espone al rischio emorragico”.

Dengue, Bassetti: “Può diventare endemica anche in Italia”

Il Sud America è flagellato dalla febbre Dengue: c’è particolare apprensione in Brasile, dove si temono oltre 4 milioni di contagi e dove i festeggiamenti per il carnevale potrebbero comportare un’accelerazione nella diffusione della malattia. Molti saranno gli italiani che andranno in Brasile per il carnevale e poi rientreranno in Italia. In un Paese come il nostro, che già ha avuto casi autoctoni, ci potrebbero essere tanti altri contagi rischiando di rendere il virus endemico. Facciamo prevenzione anche sulla Dengue”.

Lo scrive su Facebook l’infettivologo genovese Matteo Bassetti. “È importante – sottolinea il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova – fare due cose: chi si reca in Brasile e ha già avuto la Dengue proceda con la vaccinazione, perché in questo momento la malattia è fortemente endemica in tutto il Sud America. Serve poi informare chi rientra dal Brasile che, se ci sono sintomi compatibili con la Dengue (che sono riportati nella figura), deve avvisare il proprio medico per fare il test (un esame del sangue): questo si può fare con avvisi negli aeroporti o messaggi sul cellulare a chi sta viaggiando e rientra in Italia, anche attraverso le triangolazioni dei voli, così da intercettare i possibili casi”.

 

Redazione

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