I messaggi della moglie e del conduttore di Muschio Selvaggio
Fedez ricoverato in ospedale, Ferragni rientra da Parigi per “una emergenza”, l’amico Davide Marra: “Mandate un abbraccio a Federico”
Il rapper in serata spiega: “I medici mi hanno salvato la vita, emorragia interna causata da due ulcere”

Ore di apprensione per Fedez, pseudonimo di Federico Leonardo Lucia. A far scattare l’allarme è il rientro improvviso dall’estero della moglie Chiara Ferragni, impegnata in questi giorni a Parigi per la settimana della moda. La celebre influencer e imprenditrice digitale ha condiviso ieri una foto tra le storie Instagram mano nella mano con l’amica Chiara Biasi accompagnata dalla frase “ai migliori amici che saltano sul primo aereo insieme a te quando hai una emergenza”. Poche ore dopo altre storie insieme ai figli Leone e Vittoria. In una di queste Ferragni appare sorridente ma sono le emoji a far preoccupare i fan: due cuoricini con in mezzo le mani raccolte in preghiera.
Ad alimentare le preoccupazioni sulle condizioni di salute del rapper è Davide Marra, il conduttore di Muschio Selvaggio che fa coppia con Fedez dopo l’addio di Luis Sal, ha dichiarato: “Comunque, mandate un abbraccio a Federico in chat e non dico altro”. Fedez, 33 anni, era l’unico assente all’evento organizzato da Marracash, a Milano, a cui hanno partecipato i rapper più noti della scena italiana. Secondo quanto riporta il Corriere.it, Fedez è stato ricoverato in ospedale, dove è stato sottoposto ad alcuni accertamenti, ma al momento la coppia mantiene il silenzio sui social.
Stando invece a quanto apprende l’Adnkronos,”Fedez sarebbe arrivato ieri al Pronto Soccorso all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e sarebbe attualmente ricoverato in chirurgia”.
“Ringrazio il personale medico che mi ha salvato la vita“.
Così sui social Fedez in serata rompe il silenzio e racconta quanto accaduto nelle ultime ore dopo il ritorno in anticipo della moglie Chiara Ferragni da Parigi per “una emergenza” e le parole di Davide Marra, il conduttore di Muschio Selvaggio che fa coppia con Fedez, che aveva invitato tutti a mandare “un abbraccio a Federico in chat e non dico altro”.
Dopo quattro giorni di silenzio sui social, usati con una certa costanza dal rapper, ecco spiegato quanto accaduto. Fedez è ricoverato in urgenza nel reparto di chirurgica dell’ospedale Fatebenefratelli Sacco di Milano. Su Instagram, in una storia, spiega: “Intanto grazie per tutti i messaggi che mi state mandando perchè il supporto fa sempre bene in questi momenti. Purtroppo attualmente sono ricoverato a causa di due ulcere che mi hanno causato una emorragia interna. Grazie a due trasfusioni di sangue ora sto molto meglio. Ringrazio il personale medico che mi ha letteralmente salvato la vita“.
Il 22 marzo 2024 l’artista è stato operato al San Raffaele di Milano dopo la scoperta di un raro tumore neuroendocrino del pancreas. “Uno di quelli che se non li prendi per tempo non è un simpatico convivente da avere all’interno del proprio corpo. Motivo per il quale – aveva spiegato Fedez- mi sono dovuto sottoporre ad un intervento chirurgico durato sei ore per asportarmi una parte del pancreas (tumore compreso)”.
Cos’è questo raro tumore che ha colpito Fedez? Si tratta di tumori neuroendocrini, detti anche NETs, dall’inglese Neuro-Endocrine Tumors, uno dei quali può essere al pancreas, come quello che ha colpito il rapper. Sono un gruppo di neoplasie molto diverse fra loro, alcune aggressive altre “indolenti”, cioè che evolvono lentamente. Sono rari e spesso silenziosi, solo in 2 casi su 10 ci sono sintomi specifici. In Italia, ogni 12 mesi, sono stimati circa 3.000 nuovi casi di queste neoplasie, classificate come rare perché interessano meno di sei persone ogni 100mila abitanti.
Si tratta di tumori che hanno origine nel sistema neuroendocrino, costituito da cellule che hanno le caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine, che producono gli ormoni, sia di quelle nervose. “Le cellule neuroendocrine sono presenti in tutto l’organismo e nei diversi organi svolgono funzioni specifiche, come regolare il flusso dell’aria nei polmoni o la velocità di transito del cibo nel tratto gastrointestinale o il rilascio dei succhi digestivi nell’intestino – ha spiegato Massimo Falconi, direttore del Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e presidente di Itanet (Associazione Italiana per i Tumori Neuroendocrini), intervistato dal Corriere della Sera – Quindi i NETs possono colpire organi anche molto diversi tra loro: oltre al pandreas, intestino, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali. Nel 60 per cento dei casi, si sviluppano a livello del tratto gastro-entero-pancreatico, dove la componente cellulare neuroendocrina è più diffusa, interessando l’intero tratto dall’esofago al retto, incluso il pancreas. La seconda sede più frequente è rappresentata dal tratto broncopolmonare (25 per cento dei casi)”.
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