La fine del cantante
Fedez tra ultras e risse, la spedizione punitiva contro Cristiano Iovino. I testimoni riconoscono il rapper: “Era lì”
Dopo una vita passata volutamente a cercare attenzione sui social, ormai Fedez non riesce a uscire dai radar della stampa e dei media più tradizionali. Un’attenzione a cui il rapper, dopo la separazione con Chiara Ferragni, farebbe volentieri a meno. Impossibile, però, viste le ultime vicende che lo coinvolgono: prima una rissa in discoteca, poi una spedizione punitiva contro Cristiano Iovino, il personal trainer dei vip, con protagonisti anche alcuni ultras di Milano.
Fedez riconosciuto, la rissa in discoteca con Iovino
A riconoscere Fedez nei momenti dell’aggressione a Cristiano Iovino sono stati due guardiani del complesso residenziale di via Traiano, dove è avvenuta la spedizione punitiva. A raccontarlo è il Corriere della Sera, che sottolinea come insieme al rapper ci fosse anche “una ragazza bionda”. La stessa inquadrata nella discoteca “The Club” durante la rissa avvenuta qualche ora prima.
Nel raid contro Iovino nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 aprile, dalle immagini delle telecamere in zona si vedono circa 8-9 persone in strada che si scagliano contro l’uomo. Il tutto dura circa 30-40 secondi. Anche Fedez sarebbe sceso da un minivan nero, da cui sono scesi gli aggressori. Il pm Michela Bordieri ha aperto un fascicolo per rissa aggravata e lesioni e c’è già un indagato. Iovino, però, ancora non ha presentato querela.
Le prime ricostruzioni inquadrano come l’aggressione in strada sia un continuo di quanto avvenuto al The Club poche ore prima, quando è scoppiato una discussione e poi una rissa. Il Corriere racconta qualche dettaglio della serata al locale: “Fedez è insieme alla ragazza e ad altri amici. Con lui c’è l’inseparabile Christian Rosiello, ultrà della Curva Sud milanista e suo bodyguard, un rapper (Taxi B), e almeno altri due ultras rossoneri. Dall’altra parte Iovino e alcuni amici. Gli animi sono caldi. Vola di tutto. Poi l’intervento della security che riesce (a fatica) a separare gli schieramenti e spinge tutti fuori dal locale”.
Dopo la rissa, ci sarebbero stati dei contatti tra Fedez e Iovino per chiarirsi. Secondo le prime ricostruzioni, a far scoppiare il litigio nel privè della discoteca sarebbero state delle parole del personal trainer sulla accompagnatrice del rapper.
La spedizione punitiva, Fedez tra i riconosciuti
Iovino dopo quanto successo in discoteca, e vista la presenza di alcuni ultras del Milan, avrebbe sentito degli esponenti della tifoseria della Lazio che hanno contattato alcuni amici interisti per farsi spiegare l’accaduto. Le tifoserie organizzate di Inter e Lazio, infatti, sono gemellate. Anche se in questa vicenda il tifo non c’entra nulla.
La spedizione punitiva avviene alle 3.30 della notte, con il minivan che si ferma a via Traiano. I testimoni, i due vigilantes, sono sicuri: Fedez era lì. “Impossibile non riconoscerlo. Quando tutto è finito sono risaliti e sono scappati”.
Da Fedez ancora non sono arrivati commenti, se non che dal suo staff si sono sbrigati a ribadire come il rapper non sia indagato.
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