Il narcotrafficante messicano Ovidio Guzman Lopez, figlio di Joaquin “El chapo” Guzman, è stato estradato dal Messico negli Stati Uniti per affrontare un processo legato al traffico di droga, con accuse relative alla compravendita di fentanil, metanfetamine, cocaina e marijuana.

Le autorità statunitensi avevano formalmente richiesto l’estradizione di Ovidio Guzman nel mese di febbraio di quest’anno, ma la decisione è stata annunciata soltanto nelle scorse ore dal procuratore generale degli Stati Uniti, Merrick Garland.

Il criminale era stato arrestato il 5 gennaio in un’operazione condotta dall’esercito messicano a Jesus Maria, un piccolo centro nello stato di Sinaloa, ed era stato detenuto da allora nel carcere di massima sicurezza di Altiplano. Le fonti ufficiali del governo messicano hanno confermato che gli agenti dell’Interpol si sono recati nella prigione federale dell’Altiplano ieri, intorno alle 13, per eseguire l’ordine di estradizione.

Al momento, Ovidio Guzmán è già a Chicago. Complessivamente, il governo degli Stati Uniti ha raccolto undici accuse penali contro Lopez, identificato dalle autorità come erede del cartello di Sinaloa fondato dal padre, che avrebbe anche aiutato, assieme ai suoi tre fratelli, a fuggire dalla stessa prigione federale dell’Altiplano nel 2015.

Redazione

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