In poco più di dieci minuti, nel giro di poche centinaia di metri nella zona della stazione di Milano, ha provato a rapinare per cinque volte, scegliendo come bersaglio le donne. Non ha avuto timore di sferrare colpi di coltellino ferendo sei persone. Poco dopo la polizia è riuscita a fermare un 23enne di origine marocchina senza fissa dimora. Al polso aveva un braccialetto ospedaliero. Quando lo hanno fermato era agitato, forse ubriaco. L’uomo è stato portato al carcere di San Vittore.

Nella zona della stazione di Milano sono stati momenti di panico. Sei passanti sono rimasti feriti, uno in modo grave, a seguito di quattro rapine messe a segno dal giovane armato di coltellino tipo multiuso. L’uomo ha iniziato a colpire intorno alle 18 quando la zona è brulicante di persone di rientro dal lavoro. Una delle persone colpite è stata medicata sul posto, altre cinque sono state trasportate in ospedale, due dei quali in condizioni serie: un 57enne le cui condizioni non preoccupano e un 68enne. Nessuno sarebbe in pericolo di vita. Il più grave, il 68enne, è un uomo che era seduto a un bar quando ha visto l’aggressore entrato in azione ed è intervenuto per difendere una ragazza rapinata mentre era in compagnia del fidanzato in viale Brianza, all’uscita del portone di casa.

Le quattro rapine sono avvenute in sequenza. La prima alle 17.40 nel sottopasso Mortirolo, poi si sarebbe spostato in via Gluk, un’altra rapina in via Sammartini, e infine in viale Brianza nei confronti di una 24enne, a cui ha rubato le carte di credito. In questa circostanza in suo soccorso sono intervenuti tre cittadini italiani rispettivamente di 24 (il fidanzato che era con lei), 68 e 57 anni che hanno riportato lesioni varie. Il giovane sarebbe riuscito a portare via tre cellulari, qualche contante, una tessera dei mezzi pubblici e un piccolo portafogli alle vittime, tutte donne.

Dopo le 4 rapine l’uomo ha cercato di fuggire e nella corsa ha tentato l’ultima rapina: ha sferrato l’ultimo colpo, un pugno in faccia, a un’altra donna, 44enne, che malauguratamente era lì di passaggio. Quest’ultimo colpo è però sventato da due agenti motociclisti. È accompagnato (in codice verde) al Fatebenefratelli, prima di essere trasferito a San Vittore. Nelle prossime ora sarà fatta luce sulla sua storia, per capire cosa sia successo e il motivo di tanta violenza. E soprattutto, bisognerà capire meglio quel braccialetto ospedaliero che porta al polso e gli eventuali ricoveri ospedalieri a cui potrebbe essere già stato sottoposto.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.