“Una valanga di fango su di me e sulla mia famiglia” e oggi che “la giustizia ha ristabilito la verità, restituendomi l’integrità so che non ne parlerà nessuno, giornali o tv”. E’ lo sfogo di Giosi Ferrandino, europarlamentare del Partito democratico ed ex sindaco di Ischia, assolto definitivamente dall’inchiesta della Procura di Napoli sulla Cpl Concordia, scoppiata a marzo 2015 e relativa agli appalti per la metanizzazione dell’isola conclusasi con una raffica di assoluzioni dopo il solito clamore iniziale.

Anni di gogna per Ferrandino. “Un trauma che mi porterò sempre dietro”. L’europarlamentare venne arrestato con l’accusa di aver intascato una tangente nell’ambito di un piano di metanizzazione. In carcere restò 22 giorni, poi passò a domiciliari. La Procura (indagini condotte dai pm Henry John Woodcock, Celestina Carrano e Giuseppina Loreto, insieme al capitano del Noe Gianpaolo Scafarto) aveva chiesto 6 anni e 4 mesi ma sia in primo grado che in Appello l’ex sindaco di Ischia è stato assolto con la formula secondo cui “il fatto non sussiste”. L’accusa ha alzato bandiera bianca e non ha presentato ricorso con la sentenza che è definitivamente passata in giudicato. Secondo i giudici sono inutilizzabili le intercettazioni su cui si erano basate le fasi iniziali dell’indagine, partita nel 2014.

All’epoca Ferrandino era sindaco di Ischia e fu costretto a dimettersi. Venne anche sospeso dal suo partito, il Pd. I pm erano convinti che dietro la convenzione tra la Cpl Concordia e un albergo di Ischia ci fosse il primo cittadino (“Non sono né socio, né gestore” si difese all’epoca). Non contente, basandosi su una intercettazione, accusarono sempre Ferrandino di aver viaggiato in Tunisia a spese della società cooperativa emiliana. Anche in quella circostanza si difese: “Non ho mai messo piede in vita mia nel paese nordafricano“.

Le parole dopo la fine di un incubo: “Accanimento assurdo”

“Molti anni, molta sofferenza. Dura, per alcuni aspetti indimenticabile. Le misure cautelari, le offese, le dita puntate. Un accanimento giudiziario assurdo” commenta Ferrandino che aggiunge: “Una valanga di fango che si abbatté non solo su di me, ma sulla mia famiglia, la mia amministrazione, il mio partito, il partito democratico. Oggi l’ultima tappa di un percorso durato anni. Sentenza passata in giudicato dopo due assoluzioni “perché il fatto non sussiste” nel primo e nel secondo grado di giudizio”.

Poi lo sfogo contro la gogna mediatica: “All’epoca la vicenda finì in prima su tutti i giornali, andò in tv, ci dedicarono ore ed ore di parole. Ed ovviamente furono parole di condanna. Io non ho mai creduto in un errore giudiziario ed anche per questo ho insistito per andare fino in fondo, nonostante le proposte che mi furono avanzate per chiuderla velocemente.

Il senatore del Pd Gianni Pittella aggiunge: “Diviene definitiva l’assoluzione per l’ex sindaco di Ischia ed europarlamentare Giosi Ferrandino per il quale finisce un incubo di anni. Ancora una volta nessuno paghera’ questo errore marchiano. A Giosi un abbraccio e un impegno: la battaglia per una giustizia giusta non si ferma”.

Avatar photo

Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.