L'apertura ricordando la strage di Cutro
Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli dedicato ai bambini: dai nietos argentini ai palestinesi di Gaza
Napoli tende una mano ai bambini palestinesi, al centro di una recrudescenza di un conflitto che li vede di nuovo parte debole, di nuovo parte a rischio. A Gaza è dedicata la serata del 23 novembre del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, che da circa due settimane è ripartito trasformando il capoluogo partenopeo in capitale dei diritti.
L’appuntamento è per le 18 a Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia 23) che sta ospitando tutti gli eventi internazionali che fanno da contraltare al concorso vero e proprio, le cui proiezioni proseguiranno fino a domani nelle sale dell’Università Orientale. Luisa Morgantini, ex vicepresidente dell’Europarlamento e presidente di Assopace Palestina, e Angelica Romano, co-presidente di Un Ponte per, dialogheranno a margine della proiezione di “Incubo di Gaza” di Farah Nabulsi, accompagnata dalla lettura dell’attore Enzo Salomone. Ci sarà spazio anche per la lettura dei due dossier che Francesca Albanese ha presentato all’Onu pochi giorni fa sulla condizione dei minori palestinesi. Si chiude con “Due bambini al giorno”, film di David Waschmann.
Il focus sui bambini palestinesi, previsto già prima dell’escalation di violenza in medio Oriente, è uno degli appuntamenti più attesi di una kermesse che si è aperta con un ricordo accorato dei bambini vittime della strage di Cutro e che ha visto nei giorni scorsi affrontare argomenti come la condizione dei piccoli ucraini coinvolti nel conflitto con la Russia e la situazione dei Minori non accompagnati in Italia.
Quello dedicato ai bambini palestinesi è il penultimo appuntamento degli eventi internazionali in programma. Venerdì 24 novembre sempre alle ore 18:00, Forcella ospita l’Argentina con il racconto delle Abuelas de Plaza de Mayo e la loro lotta per ritrovare i nipoti (Nietos) strappati alle madri. La discussione verrà animata dallo storico militante del Partito Rivoluzionario dei Lavoratori, Julio Santucho, e dallo “Schindler di Buenos Aires” Enrico Calamai, già viceconsole italiano.
La sera di sabato 25 novembre infine avrà luogo la cerimonia di chiusura in cui saranno proclamati i vincitori delle categorie del concorso cinematografico, con le interviste ai Giurati Esperti (oltre a Julio Santucho ci sono Gilberto Mastromatteo e Francesco Cibati, registi italiani ed attivisti dei Diritti Umani, e Gianni Tognoni, segretario del Tribunale Permanente dei Popoli) e ad alcuni dei registi premiati. Per l’occasione verrà assegnato anche il primo premio del Festival dedicato a Mario Paciolla, il giovane cooperante partenopeo morto in circostanze che definire misteriose è un eufemismo in Colombia.
© Riproduzione riservata