Il presidente della Camera Roberto Fico “se ne va in giro per i vicoli di Napoli a fare campagna elettorale per un candidato”. E’ quanto denuncia il magistrato (in aspettativa) Catello Maresca, in corsa per la poltrona di primo cittadino del capoluogo partenopeo con una serie di liste civiche e con l’appoggio, ancora da chiarire, da parte del centrodestra. L’ex pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli riserva parole durissime nei confronti della terza carica dello Stato, auspicando un intervento del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

A far infuriare Maresca sono le dichiarazioni da “tifoso” rilasciate in mattinata da Fico nel corso di un evento a San Gregorio Armeno, nel centro storico di Napoli. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha infatti elogiato l’ex rettore e ministro dell’Università Gaetano Manfredi, candidato a sindaco per la coalizione giallorossa. “Sono convinto che Manfredi – ha dichiarato Fico – abbia le idee assolutamente chiare, quando parla lo trovo centratissimo, in un modo di fare politica dialogante istituzionale concreto e anche decisionista, in un laboratorio importante. Senza dubbio lo sosterrò al massimo perché penso che sia la scelta migliore per la città“.

Il presidente della Camera ha poi aggiunto: “La prima volta ho incontrato Manfredi tanti anni fa quando era rettore, ho sempre avuto l’impressione di una persona attenta onesta sincera e molto capace. Fuori dalla politica tradizionale, proprio perché è un civico, non è di nessuno Manfredi, è dei napoletani e oggi una parte politica composta da M5S-Pd-LeU che lo sostiene per il bene di Napoli”.

Durissima la reazione di Catello Maresca: “E’ spiacevole continuare a constatare che alcuni uomini di partito non abbiano alcun rispetto per l’Istituzione che provvisoriamente rappresentano. Dal loro atteggiamento si comprende che non hanno studiato abbastanza e non hanno dunque capito che le Istituzioni sono sacre, non tifose. Forse qualcuno dovrebbe spiegarlo a chi indossando i panni di presidente della Camera se ne va in giro per i vicoli di Napoli a fare campagna elettorale per un candidato in una competizione elettorale”.

Poi l’appello a Mattarella: “Spero che intervenga il Capo dello Stato a ricordagli la sacralità delle istituzioni in questo Paese. Può essere anche fico quello che fa Fico, ma non è degno della terza carica dello Stato. E’ questa degenerazione delle istituzioni che vogliamo combattere con forza. Noi siamo orgogliosamente diversi, saremo davvero l’Istituzione di tutti i cittadini”.

Dal canto suo Fico è anche tornato sulla possibilità, poi sfumata, di candidarsi a sindaco di Napoli, rimarcando proprio il suo ruolo istituzionale: “Non ho nessun rimpianto, perché è vero che in un momento ci ho pensato, ma senza dubbio quando sei presidente della Camera lasciare le istituzioni all’improvviso anche per andare a lavorare nella città che ami e che vivi, comunque in qualche modo, non funziona e non va bene”.

“Io devo portare avanti – ha aggiunto – il ruolo che mi è stato dato nel 2018 e lo porterò fino a fine legislatura – ha spiegato la terza carica dello Stato parlando a margine di un evento a Napoli – era la strada giusta e quando prendi la strada giusta non hai alcun rimpianto. Sono qui oggi, ci sarò, c’ero prima, lavorando per la città. I napoletani sanno quando sono vicino a loro perché io sono di questa città, sono un figlio di questa città”.

 

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Napoletano doc (ma con origini australiane e sannnite), sono un aspirante giornalista: mi occupo principalmente di cronaca, sport e salute.