L’app Immuni riesce a prevedere il futuro? Ne è convinto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. L’ex capo politico del Movimento 5 Stelle in una intervista a Sky Tg24 ha infatti spiegato, riferendosi all’app che il governo utilizzerà per tracciamento dei contatti delle persone contagiate dal coronavirus in Italia, che “serve a permettere ad un cittadino di avere una segnalazione nel caso in cui stia per entrare a contatto con un positivo”.

Messa così, sembrerebbe che Immuni abbia la capacità della preveggenza. Ovviamente è falso. Immuni, basata su tecnologia Bluetooth, emetterà periodicamente un ID, un codice identificativo univoco e anonimo, che sarà ‘captato’ dagli altri smartphone che utilizzano la stessa app nelle vicinanze, massimo entro qualche metro. Se uno dei proprietari dell’app/smartphone segnala di essere risultato positivo, Immuni avviserà le persone con cui era stato vicino nei giorni precedenti.

Di Maio quindi ha spiegato la sua posizione sul tracciamento personale. “In questo Paese ci facciamo geolocalizzare anche quando dobbiamo ordinare una pizza o un panino con una app, ci facciamo geolocalizzare da tutti i social del mondo e gli diamo tutte le autorizzazioni, ma ora facciamo una app, che è facoltativa e non prevede penali per chi non la usa, e scoppia la polemica sulla privacy e scoppia proprio su quei social a cui abbiamo dato l autorizzazione a trattare tutti i nostri dati personali. Lo dico con ironia perché è un dibattito un po singolare”.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia