Voleva farla finita, c’ha provato più volte – dice – ma poi non ha trovato il coraggio. Filippo Turetta, accusato di omicidio volontario aggravato e di sequestro di persona dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, ha raccontato alla polizia tedesca di aver cercato “più volte di farla finita” nel corso della sua fuga ma di non avere avuto il coraggio di farlo. Nel verbale di interrogatorio con le autorità tedesche il 22enne veneto ha ammesso di aver “ammazzato la mia fidanzata” anche sei i due formalmente si erano lasciati lo scorso agosto.

Stando a quanto accertato dalla polizia tedesca, Turetta presentava ferite alle mani e alle caviglie ed evidenti macchie di sangue addosso e sui vestiti quando è stato fermato in autostrada. Avrebbe raccontato di aver provato di farla finita puntandosi più volte il coltello alla gola per poi fermarsi. Al momento dell’arresto avvenuto in autostrada in Germania sabato 19 novembre, Turetta aveva addosso un coltello, un guanto, il telefono cellulare, una scheda bancomat prepagata e 200 euro in contanti. Il giovane ha dato il proprio consenso ad essere consegnato alle autorità italiane. Al momento si trova rinchiuso in una cella del ‘Der Rote Ochse’ (oggi JVA Halle I), supercarcere che si trova a Halle in Germania. La consegna di Turetta alle autorità italiane avverrà nell’arco di una decina di giorni.

L’auto, una Fiato Punto nera, sulla quale ha viaggiato per circa una settimana, e dove ha prima caricato nel bagagliaio il corpo di Giulia, è sotto sequestro e presto la polizia tedesca la invierà alle autorità italiane per tutti gli accertamenti del caso, probabilmente da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) dei carabinieri.

Omicidio Giulia Cecchettin, legale Turetta: “Potremmo chiedere perizia psichiatrica”

Gli avvocati di Turetta non escludono di chiedere l’effettuazione di una perizia psichiatrica sul giovane che ha ucciso Giulia Cecchettin. Lo ha affermato oggi il legale, Emanuele Compagno. “Perché non dovremmo escludere – ha sottolineato – di ricorrere a una perizia? Questo non per esonerare il ragazzo da ogni responsabilità, ma questo per capire davvero fino in fondo che cosa c’è stato nella mente”. I genitori di Filippo non credono all’ipotesi premeditazione, che se confermata potrebbe portare alla pena massima dell’ergastolo. Secondo loro: “Gli è scoppiata qualche vena in testa. Non siamo una famiglia patriarcale”.

L’autopsia di Giulia venerdì 1 dicembre a Padova

E’ in programma per venerdì primo dicembre l’autopsia sul corpo di Giulia Cecchettin. L’esame sarà eseguito alle 9 all’Istituto di anatomia patologica della clinica universitaria di Padova. Lo apprende l’ANSA da fonti vicine all’inchiesta. All’esame parteciperà, tra gli altri, l’anatomopatologo Antonello Cirnelli nominato come perito di parte della famiglia Cecchettin. Gli altri professionisti incaricati dell’esame, da parte della Procura di Venezia, e dell’indagato Filippo Turetta, saranno indicati nei prossimi giorni.

Funerali Giulia a Saonara, passibile data sabato 2 dicembre

24 ore dopo l’autopsia potrebbero celebrarsi i funerali di Giulia che verranno con ogni probabilità celebrati a Saonara (Padova), la cittadina d’origine della famiglia. La celebrazione verrà presieduta dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla. Per la tumulazione, la volontà è di seppellire la giovane nel cimitero dove già riposta la madre, morta un anno fa.

Redazione

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