“Ho fatto una cosa orribile, e voglio pagare. Non accettavo che fosse finita perché ero ancora innamorato di Giulia”. Queste le altre parole emerse dall’interrogatorio di nove ore di Filippo Turetta, l’omicida di Giulia Cecchettin, avvenuto ieri davanti al pubblico ministero di Venezia, Andrea Petroni, che ha raccolto nel carcere di Verona la confessione.

Il killer avrebbe descritto nei minimi particolari l’ultima notte dell’ex fidanzata, così come anticipato in parte davanti al giudice Benedetta Vitolo durante le dichiarazioni spontanee. Il racconto è coerente con gli esiti dell’autopsia svolti nel frattempo all’università di Padova.

I dettagli dell’autopsia

Da quest’ultima in particolare – durata 14 ore – non sono state trovate tracce evidenti di legatura con il nastro adesivo alle braccia e alle mani. Mentre un pezzo di nastro, comprato da Turetta online prima dell’omicidio, era stato trovato a Fosso’. L’aggressione avrebbe avuto luogo nel primo parcheggio di via Aldo Moro a Vigonovo attorno alle 23:15, mentre la morte della giovane è avvenuta poco dopo il secondo alterco, a Fossò, attorno alle 23:40. Poi l’ultima coltellata letale, dopo averla rincorsa e spinta a terra facendole sbattere violentemente la testa. Filippo Turetta avrebbe poi abbandonato il corpo di Giulia nella zona del lago di Barcis, in provincia di Pordenone, quando, stando a quanto riportato da LaPresse, la vittima era già deceduta.

Le indagini autoptiche rivelano che Turetta ha perpetrato 26 coltellate sul corpo di Giulia Cecchettin mentre era ancora viva, causando lesioni profonde di diversi centimetri. Le ferite mortali, alla testa, all’orecchio, alle braccia, alle gambe e al collo,  avrebbero portato alla morte della giovane a causa di un’emorragia. L’esame autoptico, condotto dal perito medico legale Guido Viel, incaricato dalla procura di Venezia, ha incluso test ematici e esami radiologici, come la Tac, per consolidare le evidenze mediche.

Martedì 5 i funerali di Giulia

Come trapelato già in mattinata, lo studente di ingegneria ha fatto cenno ad una non piena lucidità, tesi che se confermata gli eviterebbe l’aggravante della premeditazione. È stata fissata intanto la data ufficiale dei funerali di Giulia Cecchettin: si terranno martedì 5 dicembre alle 11 nella Basilica di Santa Giustina a Padova.

Redazione

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