Bussano entrambe, Finlandia e Svezia, alle porte della Nato. Secondo quanto scrive il Times entrambi gli Stati scandinavi potrebbero entrare già quest’estate (o almeno formulare richiesta per) nell’Alleanza Atlantica, spinti inevitabilmente dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il quotidiano britannico cita funzionari degli Stati Uniti che hanno definito la mossa del presidente russo Vladimir Putin un “enorme errore strategico”.

Delle intenzioni di Helsinki si era parlato già nei giorni scorsi. La Finlandia compirebbe così un passo epocale, una svolta clamorosa ed esistenziale, dello Stato “neutrale”, “militarmente non alleato” come durante la Guerra Fredda durante la quale intratteneva rapporti di buon vicinato con l’Unione Sovietica – 1.340 i chilometri di frontiera con la Federazione russa. Il Paese nordico non aveva accettato gli aiuti del Piano Marshall, non ha aderito all’Alleanza ed è diventato membro dell’Unione Europea solo nel 1995.

“La situazione è radicalmente cambiata, i sondaggi recenti dicono che più del 60% dei miei connazionali è favorevole all’ingresso nella Nato”, ha dichiarato il Presidente Sauli Niinisto. Il Parlamento dovrebbe presentare già prima di Pasqua un libro bianco di valutazione sui pro e contro dell’adesione. La decisione potrebbe essere presa dal governo di centrosinistra guidato da Sanna Marin già prima del vertice Nato previsto a Madrid a giugno.

Non abbiamo mai abolito la leva e, quando mobilitiamo l’esercito, disponiamo di 300mila uomini e donne, cioè quanto la Germania che ha 15 volte la nostra popolazione”, aveva detto recentemente Niinisto. Sia la Svezia che la Finlandia da anni partecipano da osservatori alle esercitazioni militari alleate e per la prima volta, nelle scorse settimane, hanno mandato una brigata di oltre 2.200 soldati per l’esercitazione Cold Response. Che all’ingresso della Finlandia nell’Alleanza Atlantica possa seguire anche la Svezia è una prospettiva di cui da tempo si vocifera tra media e osservatori internazionali. L’ingresso dei due Stati nella Nato è stato ”oggetto di discussione e di diverse sessioni” durante gli incontri della scorsa settimana dei ministri degli Esteri della Nato, ha scritto il giornale britannico.

“Se vi decidete per un’adesione, penso che tutti i partner vi daranno il benvenuto”, aveva dichiarato la settimana scorsa il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che nel fine settimana ha dichiarato in un’intervista al The Telegraph che l’Alleanza avrebbe pronto un progetto per un esercito permanente ai confini con l’Europa per contenere la minaccia russa. Se prima dell’invasione, e nella prima fase della guerra, si parlava di una probabile “finlandizzazione” – condizione di neutralità – dell’Ucraina, ora si parla più spesso di guerra, aumento delle spese militari, effettivo allargamento della Nato che sarebbe stato tra le minacce percepite da Mosca che hanno portato Putin a scatenare la sua “operazione speciale”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.