Elicotteri a bassa quota
Finto blitz a Fuorigrotta, controlli a tappeto dopo la mamma ferita in agguato di camorra: è la risposta show dello Stato
Elicotteri che volano a quota bassa e decine di auto di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Non è un blitz ma una operazione denominata ad alto impatto. E’ generalmente la risposta di forza dello Stato dopo che in quel territorio si è verificato un episodio eclatante. E’ quanto sta avvenendo a Napoli questa mattina, sabato 6 aprile, nel quartiere di Fuorigrotta dopo il ferimento di una donna innocente, Luisa Mangiapia, 49 anni, nel corso di un agguato che ha visto protagonisti bande di giovanissimi andato in scenda intorno alle 19 di giovedì 4 aprile nei pressi delle giostrine di piazza Italia, dove la donna si trovava insieme alla figlia di 11 anni.
Una risposta quella dello Stato che arriva dopo il vertice in Prefettura di venerdì mattina e che risponde alla richieste dei cittadini di Fuorigrotta che da tempo chiedono maggiori controlli nella zona, soprattutto in determinati orari. Stiamo parlando di un quartiere nevralgico di Napoli, dove oltre allo stadio Maradona, ci sono Università e centri di riferimento come la Mostra d’Oltremare. Ma allo stesso tempo c’è una zona ristretta, quella che da via Caio Duilio, ritenuta sotto il controllo del clan Troncone, arriva fino alla fine di via Leopardi, dove c’è il rione Lauro. Una zona dove negli ultimi tre anni si sono verificati ben quattro omicidi di camorra e diverse stese intimidatorie, l’ultima poche settimane fa.
Una situazione incandescente che nonostante i ripetuti arresti, anche quello del reggente del clan Troncone, non è scemata. Da qui l’alto impatto di questa mattina, con controlli a tappeto alla ricerca di armi e droga ma non solo. Controlli anche nei palazzi ‘sospetti’ dove risiedono persone ‘già note’ alle forze dell’ordine. E’ anche un modo per intensificare l’attività investigativa nella zona con l’aiuto di strumenti utili alle indagini coordinate dalla procura napoletana guidata da Nicola Gratteri. Controlli che si estendono anche nella vicina zona della Loggetta, nel Rione Traiano. Una segnale di presenza che spesso però si rivela di facciata come già capitato in diverse zone della città e della sua provincia, basti pensare al Parco Verde di Caivano.
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