Prima la Rai, poi lo stesso Rosario Fiorello, spengono sul nascere le polemiche relative al presunto indennizzo ai residenti di via Asiago, dove andava in onda la trasmissione “Viva Rai2!”, che lamentano rumore e sporcizia legati alla trasmissione.

Lo showman, dopo aver letto le polemiche sui giornali, interviene in un video pubblicato su Instagram: “Viva Rai2! non si farà mai più in via Asiago“. Rosario Fiorello non ci sta: “Addirittura scrivono che la Rai sarebbe pronta a riconoscere un’ indennità, soldi, ai condomini di via Asiago. Credo che ci siano strumentalizzazioni“, aggiunge, con la stessa parola usata oggi dalla Rai in una nota ufficiale in cui si smentisce l’ipotesi di indennizzi ai residenti della zona e si respinge l’accusa di sporcare le strade.

Fiorello poi spiega: “Siamo alla ricerca di una nuova location. Se riusciremo a trovarla si farà il programma, se non riusciremo a trovarla entro novembre ‘Viva Rai2’ sarà veramente solo un bel ricordo. Ma noi contiamo di trovare una bella location”. Quindi “via Asiago può vivere sonni tranquilli. Basta, è finita, ci sarà la radio e basta”. Rivolgendosi poi direttamente ai residenti il conduttore ha voluto rinnovare “le mie scuse agli abitanti per il danno e fastidio arrecato, non pensavamo che il programma potesse prendere quella piega lì – ha concluso – Noi pensavamo di fare una cosa dentro il glass, poi invece si è sviluppata fuori e ci è scappata un po’ la mano. Vi chiediamo ancora scusa”.

Anche viale Mazzini interviene sul presunto indennizzo ai residenti di via Asiago: “Questa mattina abbiamo letto ricostruzioni molto fantasiose in merito alla querelle Viva Rai2! – residenti di Via Asiago. Non abbiamo mai pensato di incontrare singolarmente i residenti di via Asiago, così come non abbiamo mai previsto alcun tipo di indennizzo. Non ci prestiamo a queste strumentalizzazioni“.

 

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“Quanto al degrado, avevamo già spiegato nei giorni scorsi che in quella strada, oltre ai residenti, quotidianamente gravitano impiegati, dirigenti, tecnici, dj, cantanti, artisti, personaggi del mondo della cultura, della politica, chi per lavoro chi solo per partecipare alle trasmissioni dei canali di Rai Radio. E proprio quella parte di strada interessata, ‘incriminata’ è stata sempre restituita alla cittadinanza, dopo ogni diretta, in perfetto stato. Spiace poi dover constatare che la popolarità del programma, autorizzato dalle autorità competenti a svolgersi in diretta in quel lembo di strada, ed il successo dell’idea di Fiorello vengano utilizzati per alimentare polemiche a danno di una produzione radiotelevisiva che ha visto milioni di italiani appassionarsi, divertirsi, iniziando oltre 100 giornate con il sorriso e il buon umore”, conclude la nota.

Redazione

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