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Firenze, Kata è ancora dentro all’Hotel? | Qualcuno non dice la verità | Ipotesi rapimento con riscatto | I genitori potrebbero sapere qualcosa in più

Sembra sparita nel nulla la piccola Kataleya. Stava giocando con il fratellino e la cugina a casa dello zio all’interno dell’ex Hotel Astor, poi inghiottita in un buco nero. La più terribile delle angosce, una bambina di soli 5 anni fuori per giorni e notti intere senza la mamma. Nessun indizio che possa mantenere viva la speranza di ritrovarla in poche ore, perché in questi casi le prime 24 ore sono quelle più importanti.
Tutto è iniziato sabato pomeriggio alle 15.00 quando i testimoni riferiscono che Kata si trovava ancora dentro all’hotel occupato. Le immagini delle telecamere puntate sull’ingresso lo confermano. Riprendono la bimba che si affaccia dal portone forse in attesa dell’arrivo della madre. Pochi secondi poi rientra. Da qui in poi il nulla. Ma ci sono alcuni punti in questa vicenda che non tornano.
Qualcuno non parla
Oggi sono ripartiti gli interrogatori a tappeto degli investigatori. I carabinieri stanno incontrando all’interno dell’hotel Astor tutti gli occupanti cercando notizie utili a rintracciare Kataleya e delineare il contesto di abusivismo in cui la piccola ha vissuto fino alla scomparsa. Le forze dell’ordine “sentono tutti, vanno da chi abita ogni camera, li fermano uno a uno”, ha detto una parente della bimba che vive dentro l’ex albergo. Gli agenti stanno anche entrando negli appartamenti per verificare di persona l’eventuale presenza della piccola.
Alcuni carabinieri sono entrati nel condominio confinante con l’ex hotel Astor, sul lato di via Boccherini, per raccogliere testimonianze fra gli inquilini, casomai dalle terrazze sul retro possano aver visto qualche movimento sabato pomeriggio. La pm Christine von Borries nel sopralluogo odierno ha indugiato a lungo con gli investigatori per valutare insieme il muro di confine fra l’ex albergo e il cortile che porta ai garage del palazzo al civico 34 di via Boccherini, una spazio retrostante delle rispettive proprietà. Lunedì sera gli investigatori con l’ausilio dei cani molecolari hanno esaminato anche palazzi dell’Inpdai su via Boccherini e via Monteverdi. Residenti segnalano la presenza di alcuni appartamenti occupati abusivamente.
Kata è ancora dentro all’Hotel?
Domenica il generale Gabriele Vitagliano dei Carabinieri aveva detto che era ragionevole ormai pensare che la bambina non fosse all’interno dell’ex hotel o nei palazzi vicini. Aveva citato le due perquisizioni fatte, una la notte tra sabato e domenica e un’altra domenica. Ma c’è anche da dire che i cani molecolari, impiegati fin dalla notte di sabato per cercare la bambina, hanno sempre riportato all’edificio occupato e a quelli vicini. Oggi gli investigatori stanno entrando in ogni stanza dell’albergo avvalorando la tesi che la bambina possa essere ancora all’interno degli edifici. Inoltre nessuna delle telecamere della zona ha fornito informazioni utili a capire se la bambina possa essere stata portata fuori dall’hotel.
I cartelli con la scritta “Sto bene”
Proprio vicino all’albergo Astor, lungo la linea del tram che corre lungo il torrente Mugnone sono apparsi degli strani cartelli. Fogli bianchi in A3 con scritto, tra parentesi, “sto bene”. Corrono lungo la linea del tram, sono affissi anche sulla balaustra del ponte Margherita Hack. Cartelli che rilancia anche la pagina Facebook Peruviani uniti da una sola Firenze. “Avrà qualcosa a che fare con la piccola Kata?”, scrive in un post, pubblicando le foto, la coordinatrice del gruppo social, Norma Guerrero.
I genitori potrebbero sapere qualcosa in più
La madre si trova ora ricoverata in ospedale in condizioni di salute stabili dopo aver ingerito una piccola quantità di candeggina. Stessa cosa ha fatto il padre detenuto nel carcere fiorentino di Solliciano, avrebbe bevuto del detersivo poche ore dopo la scomparsa della piccola. Gesti disperati di due genitori in apprensione per la figlia ma che lasciano spazio anche a qualche dubbio. Tra le ipotesi infatti c’è quella che qualcuno, anche in ambito familiare, sia ricattato e quindi scettico nel dare indizi o nel fare nomi utili agli investigatori e che possano dare una svolta alle indagini.
Interrogato il fratellino, l’ultimo ad averla vista – Gli inquirenti che si occupano della scomparsa della piccola Kata stanno ascoltando il fratellino della bambina, che ha 7 anni, per ricostruire le ultime ore prima della sparizione della sorella, avvenuta sabato 10 giugno. Sul caso della piccola si indaga ora per sequestro di persona a scopo di estorsione.
Rispetto ai giorni scorsi “abbiamo una speranza in più, non posso dire che cosa, ma noi abbiamo questa fede”, questa fiducia. Lo ha detto Elisa Suarez, zia della Bimba Kataleya scomparsa a Firenze parlando coi giornalisti. “I carabinieri non ci hanno detto ancora nulla di come stanno avanzando – ha aggiunto -, anzi vorremmo sapere di più ma stanno lavorando e vogliono avere la certezza prima di dirci qualcosa”. Quanto a Kathrina, la madre in ospedale per aver ingerito della candeggina, “lei sta male – spiega la cognata – ma ora è stabilizzata in ospedale. L’abbiamo sentita al telefono, dovrebbe restare ricoverata fino a domani alle 5, ma dipende da come si sente, da come i medici la vedono”
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