Firenze, scomparsa Kata: gli sgombrati dall’hotel Astor adesso in periferia, gli abitanti protestano | Un bambino grida: “Basta!” poi qualcuno si lancia dal balcone

Sta circolando nelle ultime ore un video che mostra tutta la cruda realtà della vita all’interno dell’hotel Asrtor. Immagini di donne che gridano, liti tra gruppi di persone di diversa etnia – presumibilmente peruviani e rumeni che gestivano il racket degli affitti – ma c’è un elemento in questo video particolarmente agghiacciante. Si tratta dalla vocina di un bambino che grida: “Basta, basta”. Lui non si vede. Ma nel suo grido si percepisce tutto il terrore del momento che sta vivendo.

La telecamera riprende una coppia, lui armato di coltello, che spinge contro la porta d’ingresso di un appartamento per impedire a qualcuno di entrare. Pochi minuti dopo, quell’uomo così spaventato si getta dal balcone di una stanza dell’hotel Astor per non farsi prendere da chi cercava di entrare.

Il video ci fornisce il quadro della disperazione. Purtroppo una scena non del tutto inaspettata, come l’ex hotel sono tantissime le situazioni di racket e abusivismo sparse per l’Italia. Un problema davvero difficile da gestire e che forse spesso viene dimenticato nella speranza che non faccia troppo rumore. Ma adesso il rumore l’ha fatto eccome. A rimetterci, per ora, solo la piccola Kata scomparsa ormai da troppi giorni.

L’hotel Astor era un luogo nel pieno centro storico di Firenze trasformato in un territorio dilagante di illegalità. In pochi mesi si era trasformato in un buco nero, una terra di mezzo dove all’interno la vita era scandita da liti, disordini e situazioni psicologiche troppo stressanti che un bambino, soprattutto, non dovrebbe mai provare.

Il bambino nel vicino parrebbe essere il vicino di casa di Kata. E quella paura che emerge in modo limpido da quella vocina che grida – Basta, basta – ci porta inevitabilmente alla mente lo smarrimento che adesso starà provando quella piccola innocente di 5 anni. Le sue foto sorridente e spensierata ancora circolano ma la verità è che per ora gli inquirenti sembrano ancora brancolare nel buio.

Gli sgombrati dall’hotel Astor adesso sono in periferia: “Problema solo spostato, non risolto”

Il problema non è scomparso ma è stato solo spostato. Adesso le 17 famiglie che abitavano all’interno dell’hotel Astor sono state trasferite alla periferia di Firenze. E qui avanzano le polemiche dei residenti che non si sentono affatto sicuri dopo quanto emerso negli ultimi giorni e soprattutto con una bambina scomparsa che ancora non si trova.

Gli sgombrati abitano ora all’interno della foresteria Pertini di Songari. E secondo indiscrezioni, le famiglie al momento non stanno collaborando con le forze dell’ordine e non parlano del racket gestito da una signora di nazionalità romena e due uomini peruviani. “La situazione resta esplosiva e in questi giorni continua il via vai della polizia per disordini tra gli ex occupanti dell’hotel Astor”- dice una residente del quartiere.

 

Nardella, non perdiamo speranza di ritrovare Kata: al setaccio 1600 telecamere

“Le telecamere installate dal Comune, circa 1.600, sono a disposizione delle forze dell’ordine. Non possiamo perdere la speranza per il ritrovamento di Kata, siamo convinti del grande lavoro che sta facendo l’arma dei carabinieri che è stata incaricata delle indagini”.

Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ospite della trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’ su Rai 1, a proposito di Kata, la bambina di cui non si hanno più notizie dal 10 giugno. “Per me non c’è solidarietà senza legalità – ha spiegato Nardella -. E’ lo Stato che deve garantire la sicurezza pubblica nelle nostre città. La nostra posizione è che bisogna fare gli sgomberi nelle prime ore di occupazione abusiva dell’immobile, è sempre stata la nostra linea. Da quando sono sindaco abbiamo fatto 62 sgomberi, uno ogni 50 giorni. Noi il primo giorno dopo l’occupazione abusiva a settembre dell’ex Astor abbiamo detto che lo sgombero andava fatto subito perché altrimenti si creano una serie di difficoltà. Queste difficoltà sono legate alla presenza di bambini, donne e soggetti fragili”.

Sul fatto che l’ex Astor non sia stato sgomberato subito “queste sono valutazioni che non fa il Comune: gli sgomberi non vengono decisi dalle amministrazioni comunali, sono fatti dalle autorità di pubblica sicurezza sulla base di una serie di valutazioni”. “Mi ha colpito un dato del 2022 – ha concluso Nardella -. Ci sono state 24mila denunce di sparizione e solo il 50% sono terminate positivamente, col ritrovamento delle persone scomparse. Di questi 24mila casi, 17mila riguardano minori. E’ un fenomeno che probabilmente non è abbastanza conosciuto nel nostro Paese, anche inquietante”