Doveva essere il nome forte, il volto noto per convincere gli elettori italiani residente in Sudamerica a dare il proprio voto a Giorgia Meloni. La candidatura di Emerson Fittipaldi, ex pilota  di Formula 1 e due volte campione mondiale (nel 1972 e 1974) sta invece provocando più di qualche grattacapo al partito.

Colpa dei recenti trascorsi dell’ex pilota brasiliano di origini italiane, che dalle corse in auto è pronto alla corsa al seggio da senatore. Ad occuparsene oggi è un articolo de La Stampa in cui si ricordano i guai finanziari e giudiziari del 75enne campione di F1, capace in carriera di vincere 14 gran premi. 

Se dal punto di vista politico, in linea con la stessa Meloni e col suo presidente Jair Bolsonaro, Fittipaldi ha promesso il suo impegno nel difendere lo ius sanguinis, ovvero l’acquisizione della cittadinanza nascendo da almeno un genitore in possesso della cittadinanza, o con un ascendente in possesso della cittadinanza.

Ma a far notizia sono in realtà le decine di processi aperti in Brasile contro l’ex pilota per debiti accumulati che supererebbero i 55 milioni di reais, circa 10 milioni di euro. Tutta colpa delle sue doti non esattamente fenomenali come uomo d’affari, a differenza di quando Emerson si sedeva a bordo di una monoposto.

Per potersi candidare con Fratelli d’Italia Fittipaldi nelle scorse settimane ha dovuto anche cambiare la residenza: nel 2016 era volata negli Stati Uniti, in Florida, sistemandosi a Miami. Quindi il ritorno in patria almeno come domicilio, nella sua San Paolo. 

La Stampa cita un sito di ricerca brasiliano, Escavador, che riprende tutti i processi aperti in Brasile. Il dossier su Fittipaldi è particolarmente consistente: “Il Banco do Brasil, principale banca pubblica brasiliana, vuole riscuotere un prestito nel 2014 per l’acquisizione di una fabbrica di alcool etanolo nello Stato di Mato grosso do Sul. La banca Safra ha erogato un prestito per l’avvio di una concessionaria di veicoli, in marzo la giustizia ha preso di mira un contratto siglato dall’ex pilota con la Magnum Tires per una campagna pubblicitaria di una marca di pneumatici”, si legge.

L’ex pilota a proposito dei suoi debiti tenta di minimizzare. Intervistato dal quotidiano ‘Estado de Sao Paulo’, ha sostenuto che il 92% del totale è già stato risolto, con processi chiusi e archiviati. “Ho promesso che avrei pagato tutto e così sto facendo. Mancano solo due giri al traguardo di questo Gran Premio, entro la fine dell’anno sarà tutto risolto”, le parole di Fittipaldi.

Ma al di là della partita giudiziaria, quella politica sembra quella più ostica per Emerson. Il taglio dei parlamentari riguarda infatti anche le circoscrizioni all’estero, col Sudamerica che si vedrà garantiti un senatori e due deputati. Fittipaldi dovrà sgomitare parecchio per il seggio a Palazzo Madama e affrontare il recordman di preferenze Ricardo Merlo, senatore del Maie che è sempre stato eletto in Parlamento da quando esiste il voto per gli italiani all’estero.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia