Forza Don Matteo: siamo tutti con te

Foto LaPresse 10-03-2014 Cronaca Targa in memoria di Modesta Valenti, donna senza fissa dimora morta 31 anni fa in stazione Termini. Partecipano Mauro Moretti, amministratore delegato di Fs Italiane, Ignazio Marino, sindaco di Roma, Marco Impagliazzo, presidente di Sant'Egidio e Monsignor Matteo Zuppi, Vescovo di Roma Centro. Stazione Roma Termini. Binario 1. Nella foto, Monsignor Matteo Zuppi

Don Matteo Zuppi non è solo il Cardinale Arcivescovo di Bologna. Non è solo il Presidente della Cei. Non è solo lo storico parroco di Trastevere e l`animatore della comunità di Sant`Egidio. Non è solo un punto di riferimento di questo Paese anche per i laici, non solo per i cattolici.

Don Matteo è anche l’uomo delle missioni impossibili. Nel 1990 fu tra i protagonisti della pace in Mozambico. In queste ore è a Kiev su mandato diretto di Papa Francesco. Nell’articolo redatto dal bravo Lorenzo Vita, raccontiamo le opportunità e le difficoltà della complicatissima iniziativa vaticana.

E lo stesso Zuppi ha messo le mani avanti: “vado soprattutto per ascoltare” spegnendo gli entusiasmi di chi immagina vicina la fine del conflitto. Ma la verità è che se c`è uno capace di compiere un altro capolavoro diplomatico come quello del Mozambico è proprio il cardinal Zuppi. Anzi, don Matteo. È così che lui vuole essere chiamato: don Matteo.

Lo sappiamo: gli italiani sono abituati ad associare questo nome a una fortunata serie televisiva. Chissà che grazie allo sforzo di tutti – nelle prossime settimane – questo nome non evochi anche una pace che ad oggi sembra un miraggio impossibile. Una pace giusta, come ribadisce Kiev. Ma una pace che don Matteo può aiutare con pazienza e saggezza a costruire.