Il decreto 31 ottobre 2022
Forza Italia dà una spallata alla “spazzacorrotti”, ma nulla di fatto sulle assoluzioni inappellabili
Ieri, in Commissione Giustizia del Senato, che sta esaminando il cosiddetto decreto 31 ottobre 2022 (che contiene norma anti-rave, rinvio dell’entrata in vigore della riforma Cartabia, ergastolo ostativo, misure anti-covid), è stato approvato a maggioranza l’emendamento di Forza Italia, sottoscritto da Pierantonio Zanettin, che prevede la cancellazione dei reati contro la Pubblica Amministrazione dall’elenco di quelli ostativi, cioè quelli per i quali non sono previsti i benefici penitenziari.
A favore le forze di maggioranza, contrari al via libera all’emendamento i Cinque Stelle, il Partito democratico e il Misto. Italia Viva ha votato a favore. Si tratta di un bel colpo alla Spazzacorrotti dell’ex Guardasigilli del Movimento Cinque Stelle Alfonso Bonafede. Per il viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, sempre di Forza Italia, “le dichiarazioni programmatiche del ministro Nordio si dimostrano da subito capaci di offrire risultati. Il voto della Commissione Giustizia, che ha eliminato l’inaccettabile parificazione dei reati contro la pubblica amministrazione con quelli di mafia ai fini del diritto ai benefici penitenziari, voluta dalla foga giustizialista dei 5s, costituisce un segnale inequivoco di un nuovo corso di piena valorizzazione dei principi indicati nella Carta costituzionale. Una delle battaglie storiche di Forza Italia si avvia così al successo”.
Purtroppo non avrà la stessa sorte l’emendamento sulla inappellabilità delle sentenze di assoluzione: a Zanettin è stato chiesto di ritirarlo dal Governo in vista di una successiva riforma organica. La commissione ha inoltre approvato l’emendamento dell’Esecutivo che fa dietrofront sul reato di rave-party: sparisce il riferimento ai pericoli per l’ordine pubblico. Il voto proseguirà oggi.
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