Foto con uomo dietro le sbarre pubblicata sui social: polizia locale nella bufera

Due agenti della polizia locale che sorridono mentre si fanno immortalare, in divisa, con un uomo dietro le sbarre che indossa una maglietta e un paio jeans. E’ la foto pubblicata sulla pagina Facebook dal Corpo della polizia locale di Opera, comune in provincia di Milano, che va contro le normative del codice di procedura penale in difesa della privacy delle persone private della libertà personale.

Il volto dell’uomo dietro le sbarre è oscurato con un tratto bianco ma lo scatto ha suscitato lo stesso numerose polemiche, soprattutto se ci si sofferma a leggere la didascalia: “Stamattina a seguito di segnalazioni da parte di cittadini, che lamentavano un soggetto teso ad infastidire le persone nell’area mercato di Opera, personale del Corpo è intervenuto per le attività di rito. La persona è in stato di fermo e sono in corso gli accertamenti”.

Un uomo in stato di fermo che, in attesa della convalida eventuale da parte del Gip, viene immortalato (seppur con il volto oscurato) in una foto poi diffusa sui social. A rincarare la dosa è lo stesso primo cittadino di Opera, Antonino Nucera, esponente delle colazioni di centrodestra, che sottolinea come l’uomo in questione sia “un molestatore seriale, pluripregiudicato e con provvedimento di espulsione a carico è stato arrestato questa mattina dagli Agenti della Polizia Locale di Opera presso l’area mercato comunale mentre molestava alcuni passanti che si rifiutavano di consegnargli soldi”.

I commenti che condanno lo scatto abbondano e la Polizia Locale di Opera capisce il grossolano errore e cancella il post, pubblicandone poi un altro di scuse dove viene però spiegato che l’uomo in stato di fermo ha aggredito e ferito più agenti: “Scusandoci dell’immagine pubblicata sul post precedente, la stessa viene rimossa immediatamente. Nel merito delle attività compiute la persona veniva fermata, mentre molestava in maniera insistente nell’area mercato alcuni passanti. Alla richiesta degli operatori di esibire i documenti per l’identificazione, la persona ne era sprovvista e poneva resistenza all’accompagnamento presso gli uffici per i dovuti accertamenti. Si è proceduto pertanto al fotosegnalamento per l’identificazione personale. Dall’esito dei controlli, il soggetto aveva a suo carico un ordine di espulsione del Questore già dal 2017, trattenendosi irregolarmente sul territorio italiano. L’indagato successivamente alle attività di P.G.ha aggredito gli operatori di Polizia procurandogli lesioni. Gli stessi sono stati trasportati in ospedale. Pertanto lo stesso su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale è in stato di arresto in attesa di convalida”.