Francesco Paolo Figliuolo e il ‘giallo’ del profilo Facebook: il commissario per l’emergenza vittima di una truffa?

Un curriculum di peso, Generale di Corpo d’Armata, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito con diverse esperienze in missioni all’estero e insignito di numerose onorificenze come Decorazione di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, la Croce d’Oro ed una Croce d’Argento al Merito dell’Esercito.

Ma su Francesco Paolo Figliuolo, l’uomo scelto dal presidente del Consiglio Mario Draghi per archiviare la gestione dell’emergenza Covid-19 fino ad oggi in mano a Domenico Arcuri, la curiosità riguarda i social network. Sui social si è velocemente diffuso quello che appare essere il profilo Facebook del Generale dell’Esercito chiamato alla difficile gestione dell’epidemia e soprattutto della vaccinazione di massa.

I contenuti di questo account sono, per usare un eufemismo, quantomeno particolari. Il profilo di Figliuolo vede comparire solamente tre foto: due in divisa da militare e una terza, usata come profilo, è un collage del Generale con una donna, una rosa rossa e alcuni cuori.

Spulciando l’account, almeno la parte visibile agli utenti pubblici, si notano quindi i ‘like’ sospetti di tre persone, tre donne con la stessa foto ma con nomi diversi che ‘stalkerano’ il profilo di Figliuolo: Rose Miranda, Rose Costa e Tracy James. Nessuna delle tre donne, la stessa presente anche nell’immagine di profilo, sembra essere la reale moglie del neo commissario all’emergenza Covid, Enza, con la quale il Generale dell’Esercito ha due figli.

In questo caso appare evidente che l’account, rimbalzato in queste ore sui social e preso d’assalto anche dagli utenti italiani che hanno commentato l’unico ‘evento’ pubblico presente, ovvero una presunta data di matrimonio (8 aprile 2018, ndr), sia stato al centro di un furto d’identità o di uno scammer che ha utilizzato foto pubbliche del Generale dell’Esercito per creare un falso account.

Altra ‘prova’ a sostegno di un account non vero, o comunque attualmente non nelle mani di Figliuolo, arriva anche dall’errore nella data di nascita: su Facebook è il 15 aprile, ma il Generale è nato l’11 luglio del 1961.