Guai a parlare di dimissioni e altri misfatti, meglio glissare...
Fuga da Confindustria, Bonomi si defila ma De Luca umilia gli industriali napoletani: “Totale immobilismo”

La parola d’ordine è silenzio. Della bufera che ha travolto l’Unione Industriali di Napoli è meglio non parlarne, glissare invece va bene. È andata più o meno in questo modo l’assemblea pubblica “Coesione Sud” degli industriali del capoluogo campano che ha formalizzato l’elezione dell’unico candidato, Costanzo Jannotti Pecci. Il presidente Carlo Bonomi ha subito chiarito che le vicende di Napoli non sono un suo problema, eppure Napoli fa parte dell’Italia… «Se c’è una situazione di difficoltà sarà compito del presidente di Napoli intervenire. Sulle questioni amministrative di Napoli non commento».
Se ne lava le mani e non entra nel merito delle tensioni che proseguono da mesi. Non una parola sulle dimissioni in massa il giorno prima della designazione, un atto di sfiducia gravissimo verso il neopresidente. Bonomi ha invitato a parlare di questi temi solo «con il presidente di Napoli. Io sono il presidente di Confindustria nazionale, sono arrivato oggi» ha voluto precisare. «Se ci sono dimissioni, francamente è difficile commentare», ha aggiunto riferendosi alle ultime imprese che, nelle scorse ore, hanno annunciato di voler lasciare l’Unione. Francamente, risulta difficile che nessuna informazione sia giunta nel palazzo di Viale dell’Astronomia. Vero è che c’è una politica di censura degli articoli che raccontano i fatti di palazzo Partanna che manco ai tempi del fascismo… però qualcosa avrà letto, sentito.
Noi chiedemmo direttamente a lui di commentare le vicende napoletane. Niente da fare. Napoli è Napoli, Roma è Roma e poco importa se dall’Unione scappano tutti e se l’associazione non è in grado di rappresentare la comunità economica della città. Ha parlato e ha alzato la voce, invece, il governatore della Campania Vincenzo De Luca. «Noi veniamo da anni, nella città di Napoli, di totale immobilismo, di palude burocratica, demagogia e silenzi». Poi l’affondo: «Anche da parte dell’Unione industriali. Io non voglio rompere questo clima cardinalizio, avrei voglia di farvi alcune domande ma avremo modo di incontrarci. Il presupposto di essere uniti – conclude – è parlare un linguaggio di verità». Infine lo “schiaffo” all’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. «Abbiamo alle spalle l’accumulo di miliardi di euro di debiti nel silenzio generale – ha affermato De Luca -Abbiamo fatto politiche di lacrime e di sangue per l’equilibrio di bilancio che attribuisce alla Campania un outlook positivo, migliore di quello nazionale, mentre qui ci si preoccupava della moneta e della flotta partenopea e si regalavano gli spazi pubblici ai centri sociali, ai violenti e ai delinquenti».
Ma è tempo di guardare al futuro. E così è arrivata puntale la relazione del nuovo presidente degli industriali di Napoli Costanzo Jannotti Pecci. Interessante questo passaggio: “In questi ultimi due anni è stato fatto molto per creare le migliori condizioni operative e gestionali. Dobbiamo fare ancora molto!”. Stando ai fatti, è stato fatto un mezzo disastro: dimissioni, denunce, accordi segreti… Si legge ancora: “Condividere idee e progetti, lavorare in comune, valorizzare ogni risorsa associativa che voglia spendersi per il vantaggio dell’impresa e dello sviluppo. Intensificheremo il dialogo con il sistema imprenditoriale del Sud, rafforzando la presenza negli organismi politici e tecnici di Confindustria, partecipando attivamente a progetti e iniziative di respiro nazionale e rafforzando i rapporti con federazioni di settore e associazioni di categoria del sistema confederale”. Dialogo che secondo tanti imprenditori partenopei non c’è stato o comunque c’è stato ma è stato monopolizzato. “Continueremo a promuovere un confronto concreto e costruttivo con gli iscritti così come abbiamo fatto in questi due anni”. Speriamo un po’ meglio, in bocca al lupo al nuovo presidente.
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