“Un uomo con la maschera a gas ha bussato alla nostra porta e ci ha detto di uscire subito dalla stanza. Contemporaneamente siamo stati invasi da fumi e cloro”. È stata una mattinata da incubo per gli ospiti e il personale dell’hotel Barberini a Roma: esalazioni di cloro provenienti dal locale tecnico a servizio della Spa, situata nel piano più basso dell’albergo, hanno costretto all’evacuazione l’intera struttura. In totale otto persone, tutti dipendenti dell’hotel, sono rimaste intossicate dai vapori e trasportate in pronto soccorso. Una di queste è ricoverata in codice rosso a causa di forti problemi respiratori.

L’allarme e i soccorsi

L’allarme è scattato in prima mattinata. All’interno della struttura c’erano turisti americani, canadesi e australiani. Tutti sono fuggiti in fretta in strada, protetti da coperte per respirare il meno possibile i fumi tossici. Lo staff ha poi portato a tutti acqua e asciugamani. “Non riuscivamo a respirare e ci piangevano gli occhi”. Una turista canadese racconta di essere stata fortunata: “Abbiamo preso l’ascensore mentre altri hanno dovuto scendere le scale e respirare più fumi. Noi eravamo al quinto piano ma tutto è successo giù nella piscina.

C’erano molte persone che tossivano, qualcuno vomitava per via dei fumi. L’odore era veramente forte per i polmoni, e faceva tossire”. Le cause del disastro dovranno essere accertate, ma gli ospiti raccontano di come “qualcuno del personale abbia versato per sbaglio un contenitore di cloro, che si è poi sparso per tutto l’albergo”. Ad avere la peggio sono stati proprio i dipendenti, più vicini al luogo del fatto.

Al momento gli ospiti della struttura, a decine secondo le prime stime,  non sono ancora riusciti a tornare nelle loro stanze, né a recuperare i propri oggetti personali. Atteso il via libera soltanto al termine delle verifiche da parte dei vigili del fuoco.

Redazione

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