“Mio padre non lo convinceva nessuno, anche ieri se n’è andato come voleva lui, era hombre vertical sino alla fine e anche ieri ha deciso quello che voleva fare”. A parlare così è stato Nicola Riva, il figlio maggiore di Gigi Riva, nell’ultimo salute ai funerali del campione. Alla cerimonia, celebrata nella basilica di Bonaria a Cagliari, sono state trentamila le persone accorse per l’ultimo omaggio a Riva, morto a 79 anni. Tanti tifosi del Cagliari con sciarpe e bandiere, sardi provenienti da tutta la regione, giovanissimi e anziani per salutare l’ex calciatore. ‘Rombo di tuono‘ sarà sepolto nel cimitero monumentale di Bonaria, in una cappella accanto alla Basilica.

Funerali Riva, chi è arrivato per salutare l’ex calciatore

All’arrivo del feretro di Riva tanti applausi, sulla bara sono state posizionate due magliette del Cagliari e della Nazionale. Presente il Cagliari calcio guidato dal presidente Tommaso Giulini, l’allenatore Claudio Ranieri e tutti i giocatori. Presenti anche il ministro dello Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Figc Gabriele Gravina, ma anche alcune leggende, come Gigi Buffon, Fabio Cannavaro, Demetrio Albertini, Gianfranco Zola e gli ex nazionali Simone Perrotta e Marco Amelia.

Tra i presenti anche i bambini della scuola calcio fondata alla fine degli anni Settanta proprio da Gigi Riva. “Qui – ha spiegato uno degli istruttori Emanuele Cuccu – per fare conoscere anche ai più piccoli l’esempio di questo campione. Ciao Gigi”.

Funerali Riva, l’omelia

“Lo sport come vita, arte, disciplina, passione condivisa, che non si può comprare. Lo sport è gioia, dono del Creatore: tutto questo si celebra in Gigi Riva, i meriti sportivi e la grandezza dell’uomo, non sorprende la presenza oggi di tanti amici a ammiratori”. L’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha cominciato così la sua omelia ai funerali di Riva. “Sono molte le immagini di questi giorni che celebrano la bellezza e la potenza di Riva, la sua esultanza con le lunghe braccia al cielo. Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella”.

Redazione

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