Colpo di scena nell'inchiesta
Funivia del Mottarone, silurata Donatella Banci Buonamici la Gip che aveva scarcerato
Non sarà il gip di Verbania Donatella Banci Buonamici, che ha scarcerato i tre indagati per la tragedia della funivia del Mottarone, a dover decidere sull’incidente probatorio chiesto dalla difesa di Gabriele Tadini, il capo servizio della funivia ora ai domiciliari, ma il giudice Elena Ceriotti, “titolare per tabella del ruolo”. Lo ha deciso ieri il presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco. La gip Banci Buonamici, nella sua funzione di “supplente”, ha deciso giustamente sui fermi dei tre indagati per omicidio colposo plurimo – sono 14 le vittime di domenica 23 maggio -, ma non può decidere sull’incidente probatorio «rilevato – si legge nella nota del presidente del tribunale di Verbania – che il 31 maggio 2021 è cessato l’esonero dalle funzioni di gip di Elena Ceriotti, titolare per tabella del ruolo».
Dunque sulla richiesta di incidente probatorio sulla fune e sul sistema frenante della cabina presentata il 3 giugno scorso dall’avvocato Marcello Perillo, difensore di Tadini, si dovrà esprimere il gip Ceriotti. Proprio Perillo ci dice: «Prendo atto di questa decisione ma registro che non si è mai visto un provvedimento del genere. È la prima volta che non per un valido impedimento ma per un problema tabellare sia sostituito un giudice di un procedimento in corso». Lo stesso pensiero ci viene confermato dall’avvocato Alberto De Sanctis, presidente della Camera penale del Piemonte occidentale: «È singolare il provvedimento del Presidente del Tribunale. Mai viene riassegnato ad altro Gip un fascicolo in fase di indagini, salvo in casi di impossibilità a svolgere le funzioni (per esempio: maternità o trasferimento ad altro ufficio). È doppiamente singolare che accada in un piccolo Tribunale in cui il vero problema dovrebbe essere quello di evitare l’incompatibilità tra gip e gup. Non “bruci” due gip perché avresti problemi a trovarne il terzo per celebrare l’udienza preliminare. È ancora più incredibile che questo avvenga d’urgenza così di fatto da impedire al gip originario di decidere su una richiesta di incidente probatorio formulata dalla difesa».
E conclude: «Queste inspiegabili decisioni rischiano di minare la credibilità della magistratura così come percepita dai cittadini. Proprio non ne avevamo bisogno in questo momento storico. Spero che qualcuno all’interno della magistratura e dell’Anm se ne accorga così da tutelare l’indipendenza e la terzietà del Giudice». Si tratta di «provvedimento anomalo» anche per l’avvocato Pasquale Pantano, legale di Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, che aggiunge: «Non è mai capitato che durante una partita venga cambiato l’arbitro nonostante tutti riconoscano abbia operato bene». Qualche dubbio sorge se pensiamo a quanto accaduto nei giorni precedenti: a seguito delle scarcerazioni decise dal gip Banci Buonamici, secondo la quale il fermo era «stato eseguito al di fuori dei casi previsti dalla legge» e per questo non poteva essere convalidato, la Procuratrice Olimpia Bossi si era lasciata andare a dichiarazioni sorprendenti come «Prendevamo insieme il caffè (riferita alla gip, ndr), per un po’ lo berrò da sola». Se la pm si era sentita quasi offesa dal tradimento della collega, quest’ultima invece con determinazione aveva replicato ai cronisti: «Il pm fa il suo lavoro bene e io faccio il mio lavoro credo altrettanto onestamente. È il sistema, dovreste ringraziare che il sistema è così, dovete essere felici di vivere in uno Stato dove il sistema fa giustizia o è una garanzia e invece sembra che non siate felici. Perché non siete felici? L’Italia è un Paese democratico».
Per il Tribunale di Verbania invece tutto regolare, nessuno scandalo. Sotto la lente del presidente del tribunale è finita proprio la decisione della Banci Buonamici di autoassegnarsi il fascicolo sull’incidente della funivia del Mottarone che doveva essere assegnato al giudice Annalisa Palomba «impegnata in udienza dibattimentale», come emerge in un documento a firma Banci Buonamici. Se l’udienza di convalida non è in discussione, il presidente del tribunale ha ricordato che il gip supplente «non deve, per un’equa e coerente distribuzione del lavoro, accollarsi, sino alla definizione del procedimento, affari per tabella non spettantigli». Rientrato il giudice titolare ora è tutto nelle mani di Elena Ceriotti, e sarà lei a decidere sull’incidente probatorio e su eventuali altre questioni.
Il provvedimento di esonero, su richiesta del presidente del tribunale di Verbania, viene trasmesso alle parti interessate e «per le valutazioni di competenza al consiglio giudiziario presso la corte d’appello di Torino», oltre che al presidente della corte d’appello e al procuratore generale sempre di Torino. Intanto la Procura della Repubblica di Verbania ha chiesto al Tribunale del Riesame di annullare il provvedimento con cui il gip Donatella Banci Buonamici lo scorso 29 maggio aveva rigettato la richiesta di misura cautelare per Luigi Nerini, il titolare della Ferrovia del Mottarone, e per Enrico Perocchio, l’ingegnere direttore di esercizio.
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