Dietrofront clamorosi per ora non ce ne sono stati, ma c’è chi assicura che tra coloro che nelle ultime settimane hanno abbandonato la nave totiana – per annunciare la candidatura in qualche altro partito del centrodestra – da ieri qualcuno si stia mangiando parecchio le mani. La decisione del sindaco di Genova, Marco Bucci, di concorrere per la presidenza della Regione Liguria torna a dare vigore all’anima civica e centrista del centrodestra che – dopo le dimissioni di Giovanni Toti – sembrava quasi destinata a dissolversi. Un cambio repentino di rotta, che in alcuni collegi potrebbe addirittura creare qualche problema di sovraffollamento nell’unica lista civica del presidente, che probabilmente si chiamerà “Vince Liguria” e che Bucci ha detto ieri di voler affiancare a quelle dei partiti tradizionali.
Bucciani e totiani insieme: i primi nomi
Una civica sola, che metterà per forza di cose insieme bucciani e totiani. D’altronde non è un mistero che proprio a seguito dei tanti addii, prima della candidatura di Bucci, in Comune era allo studio l’ipotesi di unificare una delle due civiche con cui era stato rieletto il sindaco e quella che faceva riferimento a Toti. Già praticamente definiti i nomi in “quota” Toti: a Genova ci sarà la sua ex portavoce, Jessica Nicolini, che è già partita lancia in resta con la campagna elettorale; ci saranno l’assessore regionale uscente alla Sanità, Angelo Gratarola, e il vicesindaco metropolitano Antonio Segalerba. Potrebbe esserci pure il consigliere regionale uscente, Giovanni Boitano, anche se non si sono spente le voci che nelle scorse settimane lo vedevano molto incline a un ritorno nel centrosinistra.
A Savona la quota totiana sarà rappresentata dal capogruppo in Consiglio regionale, Alessandro Bozzano, che negli ultimi giorni prima dell’annuncio di Bucci qualcuno dava in partenza. Sempre a Savona non è del tutto escluso un ritorno di fiamma per l’ex leghista Brunello Brunetto. Mentre alla Spezia carta bianca all’assessore Giacomo Giampedrone. Tra coloro che sono sospesi, invece, il suo collega Marco Scajola. Secondo i beninformati, il sindaco e candidato governatore Marco Bucci avrebbe già concordato alcuni nomi della sua lista per la provincia di Imperia con l’ex ministro e attuale primo cittadino e presidente della provincia, Claudio Scajola, e quello del nipote, dato prima vicino a Fratelli d’Italia e poi a Forza Italia, non ci sarebbe. Al deposito delle liste, però, manca ancora un paio di settimane e alla fine Bucci potrebbe anche trovarsi di fronte a qualche problema di sovraffollamento.
Bucci candidato frena l’esodo dei totiani verso Fdi
Anche a Genova, dove i posti sono tanti, ma tanti sono anche gli aspiranti, pure tra coloro che tenteranno il salto dalla Giunta comunale al Consiglio regionale. In quota “sindaco” nella lista del presidente ci sarà sicuramente l’assessore comunale ad Ambiente e Trasporti, Matteo Campora, e potrebbe esserci anche la fedelissima del primo cittadino e assessore ai Servizi sociali, Lorenza Rosso. Ma quasi tutta la Giunta genovese, nelle liste dei propri partiti di riferimento, potrebbe essere candidata: gli unici praticamente certi di non esserlo – per ora – sono il vicesindaco Pietro Piciocchi e gli assessori Mario Mascia (FI), Mauro Avvenente (Vince Genova ma in quota Italia Viva) e Francesco Maresca (in quota Toti, ma che nelle ultime ore ha declinato l’invito alla candidatura con Fratelli d’Italia).
La candidatura di Bucci, inoltre, potrebbe stoppare anche l’esodo di alcuni totiani che nelle ultime ore erano dati vicini a Fratelli d’Italia: tra questi, i consiglieri comunali genovesi Christian Gandolfo e Federica Cavalleri, che potrebbero non seguire Lilli Lauro, e la consigliera regionale spezzina Daniela Menini.