Partirà domani, e si terrà nelle giornate di giovedì 21 luglio e venerdì 22 luglio, il G20 di Napoli. Al centro dei lavori l’ambiente, il clima e l’energia. La ministeriale traccerà una sintesi di mesi di incontri, confronti e discussioni tra delegazioni e tecnici internazionali impegnati nella ricerca di “risposte coordinate, eque ed efficaci per porre le basi per un futuro migliore e sostenibile”. Più nel dettaglio, le tre macro-aree nelle quali si articolerà il foro: biodiversità, protezione del capitale naturale e ripristino degli ecosistemi; uso efficiente delle risorse ed economia circolare; finanza verde.

Il foro sarà inaugurato alle 10:00 al Palazzo Reale dal ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Il prefetto Marco Valentini ha anticipato che saranno circa 2.000 gli agenti impiegati in servizio. Il G20 del 2021 si svolge sotto la presidenza italiana. Le sessioni di lavoro che si terranno giovedì saranno dedicate a “Capitale naturale da proteggere” e “Utilizzo sostenibile delle risorse”, venerdì invece a “Città a azioni per il clima” e “Recupero sostenibile e transizione all’energia pulita”, “Flussi finanziari allineati a Parigi” e “Sicurezza energetica e povertà energetica”.

Cos’è il G20

Il G20 è il foro internazionale che riunisce le principali economie del mondo. I Paesi che ne fanno parte rappresentano più del 80% del Pil mondiale, il 75% del commercio globale e il 60% della popolazione del pianeta. Si tiene, con cadenza annuale, a partire dal 1999. La sua fondazione risale alla crisi economica del 1997: l’obiettivo era coinvolgere e unire i Paesi nelle discussioni sull’economia e la finanza globale. La prima riunione si tenne proprio quello stesso anno a Berlino. Dal 2008 prevede un vertice finale al quale partecipano Capi di Stato e di Governo. I ministeriali che si svolgono durante il foro sono incontri e riunioni di gruppi di lavoro ed eventi speciali.

I Paesi membri del G20 sono Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa, Turchia e Unione Europea. A questi si aggiunge la Spagna, invitato permanente. La presidenza, ogni anno, invita dei Paesi “ospiti” che partecipano a pieno titolo ai lavori del G20. Al foro prendono parte anche diverse organizzazioni internazionali e regionali. Il G20 non ha un segretariato permanente: l’agenda del gruppo e le sue attività vengono stabilite dalla presidenza di turno in collaborazione con gli altri Paesi membri. La cosiddetta “troika” che coordina e garantisce la continuità dei lavori è composta dal Paese che detiene la presidenza, il suo predecessore e il suo successore. È attualmente composta da Arabia Saudita, Italia e Indonesia.

Il controforum

Militanti e attivisti napoletani e campani hanno organizzato un controforum. Al centro delle proteste la “Terra dei Fuochi”, il simbolo della Campania inquinata, degli anni dell’emergenza rifiuti, degli sfruttamenti della Camorra e dell’imprenditoria. “Dopo tanti anni si continua a morire a causa della Terra dei Fuochi”, lamentato i manifestanti.

“Sono oltre 20 anni che evidenziamo la necessità di un’inversione di rotta nelle scelte politiche ed economiche – ha detto al Il Mattino Vincenzo Tosti di Stop Biocidio – I cambiamenti climatici sono ormai sotto gli occhi di tutti ma il processo produttivo continua ad essere incentrato sul lucro, sul profitto di pochi e di questo la Terra dei Fuochi è un emblema perché non si può continuare a pensare che si possa risolvere solo con sistemi come la videosorveglianza, ma è necessario che le imprese riconvertano i loro processi produttivi nella direzione della sostenibilità”.

Il controforum ha organizzato in diversi momenti della giornata collegamenti con esponenti No Tav, del comitato No Grandi Navi e di movimenti ambientalisti internazionali. E quindi tavoli tematici e incontri. Un corteo partirà domani, giovedì 22, alle 16:00 da Piazza Dante: la manifestazione EcoParade lanciata e promossa da una rete di realtà locali e nazionali come Fridays for future, Stop Biocidio, Extinction Rebellion, GreenPeace e Teachersforfuture, con realtà del sindacalismo di base e comitati di lotta ambientale. Lunedì scorso a Palazzo Reale un gruppo di attivisti della rete Bees Against G20 ha effettuato un blitz all’interno del Palazzo Reale a Napoli. Potere al Popolo ha annunciato una “biciclettata di protesta” nei pressi della Zona Rossa.