Movente passionale
Gambe amputate dopo lite in strada, tre fermi per l’agguato a Gaetano
Ha perso entrambe le gambe dopo essere stato ferito a colpi d’arma da fuoco nel corso di una lite il cui movente sembrerebbe essere di natura passionale (aveva chiesto di non importunare la sua ragazza). A distanza di tre settimane i presunti aggressori di Gaetano Barbuto Ferraiuolo, giovane 21enne di Sant’Antimo, comune a nord di Napoli, sono stati raggiunti da un decreto di fermo emesso dalla procura di Napoli nord che ha coordinato le indagini condotte dai carabinieri appartenenti al Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Giugliano in Campania.
I destinatari sono tre uomini di 28, 26 e 19 anni, residenti a Sant’Antimo e a Grumo Nevano, ritenuti gravemente indiziati dei delitti di tentato omicidio e detenzione e porto illegale di arma comune da sparo. Si tratta di Antonio Sgamato, 26enne di Sant’Antimo, Raffaele Chiacchio, 19enne di Grumo Nevano, e Antimo Belardo, 28enne di Sant’Antimo.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che hanno anche ascoltato l’amico di Gaetano, incensurato come lui, che quella sera si trovava in auto con il 21enne, la brutale aggressione è avvenuta nella tarda serata di domenica 20 settembre. Il giovane ha spiegato di aver avuto un diverbio con quattro ragazzi a bordo di una Opel Astra che poco dopo li hanno inseguiti lungo Corso Europa a Sant’Antimo. Erano le 23 circa quando i quattro sono scesi dalla vettura e hanno aggredito solo Gaetano prima picchiandolo e colpendolo anche con il calcio della pistola, una calibro 9, poi esplodendogli contro numerosi colpi d’arma da fuoco, in totale sei, che hanno raggiunto il 21enne agli arti inferiori e alla zona inguinale. Gaetano, ferito gravemente, è stato poi lasciato in fin di vita riverso sulla strada.
I medici dell’ospedale dei Pallegrini gli hanno amputato gli arti inferiori per salvargli la vita. Troppo gravi le condizioni del 21enne arrivato in un primo momento all’ospedale San Giovanni Di Dio di Frattamaggiore e poi trasferito, il giorno dopo, in quello della Pignasecca.
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